Roma, i ragazzi con disabilità diventano baristi

Roma, i ragazzi con disabilità diventano baristi
di Cristina Montagnaro
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Giovedì 28 Luglio 2016, 12:36 - Ultimo aggiornamento: 30 Luglio, 17:47
Un caffè buonissimo. E a prepararlo sono sei ragazzi disabili.Si chiamano Anton, Francesca, Jessica, Giordano, Lorenzo, Tommaso. Hanno tutti tra i 17 e i 30 e grazie a un corso da barman, organizzato da Anffas onlus di Ostia hanno potuto vivere una bellissima avventura: preparare cappuccini, caffè, gastronomia e shakerare cocktail.
 
 


«Abbiamo avviato dei corsi di formazione professionale che saranno finalizzati poi a svolgere tirocini e inserire i ragazzi nel mondo del lavoro attraverso l’agenzia lavoro inaugurata da Anffas Ostia lo scorso marzo 2015» spiega Stefano Galloni, direttore generale di Anffas Ostia Onlus.
 
«I ragazzi imparano le regole del bon ton, a preparare e servire una bevanda alcolica e analcolica, riconoscere un caffè, la filiera e le sue caratteristiche, a utilizzare le macchine da lavoro e conoscere le regole basi della gastronomia. Il corso si conclude con un attestato di merito per poi passare alla fase successiva: un tirocinio per sperimentare sul campo quanto appreso. Abbiamo già diverse aziende interessate a instaurare una collaborazione con noi e concretizzare questo percorso con un contratto di lavoro» racconta Galloni.
 
Adesso nei locali dell’istituto i ragazzi aspettano di iniziare il terzo modulo. Sì perché il corso è formato da tre moduli.
La prima parte serve per acquisire le competenze di base per il lavoro di banchista e cameriere di sala: preparare un caffè, servire ai tavoli, riempire il bicchiere, accogliere il cliente secondo i canoni del ‘ricevimento’. Il corso intermedio a familiarizzare con le macchine da lavoro: la macchina da caffè professionale, il macinadosatore, la lavastoviglie, l’addolcitore. Gli allievi impareranno inoltre a pulire e mantenere gli apparecchi e gli strumenti di lavoro. Il corso avanzato ad acquisire competenze specifiche del mestiere: stare al banco, accogliere la domanda del cliente, montare il latte, preparare e servire orzo, tè, ginseng. L’aspirante barman imparerà inoltre a preparare bevande alcoliche e analcoliche, acquisirà conoscenze sulla gastronomia, sulla qualità del caffè e del servizio e imparerà a lasciare il proprio spazio pulito e in ordine alla fine del servizio. 
 
I ragazzi sono seguiti da un’equipe formata da: un neurologo, un educatore, un assistente sociale e uno psicologo. Tutti non vedono l’ora di iniziare di nuovo il corso e di stare insieme, perché sono nate anche delle belle amicizie tra i ragazzi.
«Per loro come per qualsiasi altra persona è importantissimo lavorare – spiega Patrizia Trivellato, assistente sociale e referente per l’agenzia lavoro, è un modo per sentirsi realizzati, entrare a  fare parte della società e  accrescere la propria autostima. Quando fanno parte di contesti inclusivi riescono a dare il meglio di se».

«Grazie al recente studio ‘Matrici Ecologiche’ condotto da 13 sedi Anffas in tutta Italia - sottolinea Patrizia Trivellato, assistente sociale e referente per l’agenzia lavoro -  su 1298 persone con disabilità intellettiva e relazionale, oggi sappiamo che chi svolge attività lavorative conduce livelli di vita significativamente migliori rispetto a chi non ne ha. Tutto ciò che stiamo facendo non mira solo a ottenere un contratto di lavoro, ma a creare le condizioni affinché i ragazzi siano una risorsa per sé e per le imprese che li assumeranno, al pari di ogni lavoratore».
 
Anffas Ostia Onlus, conduce queste attività  all’interno del centro di via Maccari ad Acilia, ex bene confiscato, oggi restituito alla legalità ed è anche sede di un importante progetto sull’autismo, di un’agenzia per la formazione e l’inserimento lavorativo delle persone con disabilità intellettiva e di corsi anti bullismo.
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