Quei volti noir dentro una città crudele

di Mario Ajello
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Domenica 22 Maggio 2016, 00:05
È nato un narratore come si deve".
@GiancaMacaluso

Ronconissimo Roncone. Ronconerrimo Roncone. Un distillato dello stile ronconico, che i lettori di giornali conoscono per tutti gli articoli che Fabrizio Roncone ha scritto lungo vari decenni su varie testate, adesso si trova nel suo primo romanzo: “La paura ti trova” (edito da Rizzoli). 
È sparito un bambino di otto anni da un campo nomadi in via della Magliana e un gran personaggio, Marco Paraldi, s'infila in questa storia e in questa Roma inquietante e marcia nei suoi luoghi e nei suoi spiriti. Chi è lui? «Faccio l'oste. Facevo il cronista. Hai presente quando pensi di aver cambiato vita? Be', noi non decidiamo niente. Decide il destino. Nelle storie d'amore. E anche in quelle di morte». 
Un noir, un libro di ombre, un racconto dentro la città crudele e violenta, fatta e strafatta di coca, di mala politica, di volgarità e di alienazione. Dove si muovono e si perdono Sergetto col suo scooterone, il Bamba, lo Slavo, lo spacciatore Bilancino fratello di Giggetto detto Biberon che è il più importante usuraio del Tuscolano, Big Bubble che è un gigante col cervello in pappa che odia «i froci» e i gabbiani e altri personaggi così. 
Come va a finire questo giallo non lo diremo in questa sede. Comincia così: con quel bastardo di Big Bubble a Capocotta: «Ahó! Se fermamo qua, a pranzo? Vado a prenota' un tavolo?». Da qui in poi, è tutta una ronconeria.

mario.ajello@ilmessaggero.it
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