L’ordinanza fa flop e la notte resta brilla

di Marco Pasqua
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Lunedì 10 Luglio 2017, 00:13 - Ultimo aggiornamento: 12:42
Locali contro l’ordinanza anti alcol 
Da bar e ristoranti via ai ricorsi al Tar 
@carlu_fra


Non bisognava certo aspettare il weekend dell’entrata in vigore della nuova ordinanza antialcol disposta dal Campidoglio, per capire che non avrebbe cambiato l’aspetto delle strade della movida, in Centro e non solo. Un flop annunciato, scritto nei tempi e nei modi con i quali si è scelto di introdurre (e far rispettare) il divieto al consumo di alcol in strada dalle 24 alle 7 del mattino e quello di utilizzare contenitori in vetro già dalle 22.

Divieto valido in 14 municipi, escluso quello in cui vive il sindaco (dove pure, come raccontato oggi sulle pagine di questo giornale, ci sono punti in cui i giovani amano trascorrere le notti bevendo on the road). Gli ultimi dati della Municipale sono scoraggianti: nella giornata di sabato sono stati multati 21 giovani. La realtà è che le squadre impiegate per stanare gli esercenti che non rispettano le regole sono formate da un numero non adeguato di agenti, rispetto alla moltitudine di giovanissimi che, ogni notte, invade le strade di Trastevere, Monti, ma anche Campo de’ Fiori, Marconi e dell’Eur.

Un gap sproporzionato, difficile da colmare. A ciò si aggiunga la scarsa informazione fornita sia ai commercianti (che intanto hanno annunciato un ricorso al Tar), ma anche ai cittadini, in particolare a quelli stranieri. Terzo, ma non ultimo, esiste un problema di ordine pubblico: nelle piazze affollate, fermare e multare un’orda di under 30 ubriachi richiederebbe come minimo l’ausilio dell’esercito o, comunque, di agenti in assetto anti-sommossa. E ora che l’estate entra nel vivo, e fiumi di alcol scorreranno per le strade della capitale, l’ordinanza 103 rischia di rimanere lettera morta. 

marco.pasqua@ilmessaggero.it
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