Roma, e l'arrivo di Sofia

Un panorama di Roma (foto di Federica Cantore - Instagram)
di Davide Desario
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Martedì 20 Febbraio 2018, 00:01 - Ultimo aggiornamento: 22 Febbraio, 18:51
Cammino per Roma e non posso
fare a meno di ammirare la sua
bellezza... Il sole che filtra tra gli archi
del Colosseo. Sì, è tutto più bello a #Roma
@ValentiEmilia



Sofia è arrivata domenica sera. E resterà a Roma molti anni. Dopo averla vista non ho fatto altro che pensare a cosa augurarle in questa permanenza nella Città Eterna.

Spero prima di tutto che si innamori del suo quartiere: che ne conosca le strade, che non faccia come tanti ma impari a guardare i palazzi che con certe luci sembrano volti di persone, che sappia qual è il gelataio più buono e la pasticceria dove comprarsi un maritozzo con la panna o una torta pere e cioccolata quando è triste. E, soprattutto, spero prima o poi elegga il suo baretto preferito dove prendere il caffè con quel barista, che come accade solo a Roma, saprà il suo nome e i suoi gusti molto prima di quanto lei immagini.

Mi auguro che Sofia cammini presto sul lungotevere per incantarsi a vederlo accarezzare Roma da Ponte Milvio alla Magliana. Imparerà a fotografare con i suoi occhi i vicoli di Trastevere e Monti, a passeggiare di sera tra le viuzze della Garbatella o di San Saba.

Sofia non ha ancora la macchina. Con ogni probabilità prenderà prima la bicicletta. E allora girerà piano piano questa Roma: maledirà i sampietrini ma poi si emozionerà quando vedrà un fiore crescerci in mezzo. Andrà al Gianicolo, al Pincio, al Ghetto e al Giardino degli Aranci. E quest’ultimo lo porterà nel cuore per sempre. Un giorno andrà a vedere il tramonto su mare a Ostia e scoprirà che è molto più bella di come la dipingono.

Sofia, dicevo, è arrivata domenica. Alle 19,25. Pesa tre chili e 230 grammi, ora è in una culla dell’ospedale Gemelli. E davanti a sè ha tutta la vita e tutta Roma.

davide.desario@ilmessaggero.it
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