I rifiuti all’Umberto I, la grande vergogna

di Maria Lombardi
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Venerdì 29 Aprile 2016, 00:05
Ma avete mai visto le condizioni del policlinico Umberto I? 
@MithrilCarolina

Le bottigliette di minerale vuote incastrate tra piatti di plastica e scatole di biscotti, i bicchieri in bilico sulla montagna di carte e cartacce unte che basta un soffio e viene tutto giù, l'alluminio accartocciato è già finito a terra insieme alle cannucce. La solita scena, una delle tante foto su Facebook sulla grande monnezza. Poi leggi: sala d'attesa policlinico Umberto I. Non può essere, rileggi e chiedi all'amica che ha postato lo scatto. Sì, è proprio così. Cumuli di spazzatura in ospedale, tre secchi strapieni di tutto, un metro e più di rifiuti al pianterreno della prima clinica chirurgica, nell’edificio intitolato al professor Valdoni. Due giorni di festa, domenica e lunedì, nessuno passa a svuotare i contenitori ed ecco che succede. «C’è stato un party in corsia?», prova a scherzare qualcuno su fb. C’è poco da scherzare. Si soffre tra gli scarti, il dolore della malattia si confonde con il cattivo odore della piccola discarica ospedaliera, i parenti e i pazienti devono sopportare oltre all'ansia e alla fatica delle cure anche la vergogna dell'incuria. «Che schifo», si lascia il policlinico con una rabbia in più. Bagni chiusi per i visitatori, nessuno è andato a pulirli e chissà in che condizioni saranno. Macchie grandi così sul pavimento, si incollano i piedi a terra. Un ospedale non è un marciapiede, la pulizia qui è questione di salute prima che di decoro. Questi tre secchi di rifiuti sono un’offesa per chi sta male, per chi al policlinico lavora dando più che può, per chi aspetta la fine di una sofferenza e meriterebbe rispetto non spazzatura.

maria.lombardi@ilmessaggero.it

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