Rifiuti, si litiga sulle foto ma il problema resta

di Mauro Evangelisti
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Sabato 15 Aprile 2017, 00:00 - Ultimo aggiornamento: 00:04
Se un cittadino segnala una zona dove sistematicamente ci abbandonano rifiuti, mettere telecamera o fare appostamenti
@Lorenzo


A Roma, nel magma di astio, sfiducia, haters, rancori, odio antico, diffidenza che ormai sta ricoprendo la città, succede anche che chi pubblica sui social una foto di rifiuti abbandonati per strada inquadri anche un quotidiano del giorno. Nella inarrestabile e irrazionale disfida tra due fronti contrapposti - tra chi giura che la città è più pulita di Zurigo e chi invece parla di catastrofe - ogni volta che qualcuno su Twitter o Facebook condivide una foto con marciapiedi ricoperti da rifiuti, parte subito la contraerea di chi sostiene: «Sono foto vecchie, è un complotto, vergogna». 


Così, ora più di un cittadino, per evitare di dovere discutere con qualche troll o aspirante tale, preferisce scattare la foto inquadrando la prima pagina in modo da fugare ogni dubbio. Certo, poiché gli haters non si fermano davanti a nulla, a volte non basta neppure il quotidiano, c’è sempre qualche irriducibile che tira in ballo photoshop. In parallelo, c’è l’altra faccia della medaglia: l’isteria dominante è bipartisan, ci sono anche coloro che sul serio caricano foto vecchie per dimostrare che Roma è sporca. Tra le curve opposte, resta una città che non riesce a comprendere che esiste un problema - la gestione del ciclo dei rifiuti - e che servirà molto tempo per risolverlo. Entrambe le tifoserie dovrebbero lasciare perdere gli slogan e riflettere su come uscire dal magma. 
 
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