Il pino che tiene prigionieri i bambini

di Maria Lombardi
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Venerdì 26 Maggio 2017, 00:03
In via Val di Lanzo
aspettiamo che il pino
cada sulla scuola materna?

@laquartaonline

Questa è la storia di un albero molto molto cattivo e anche molto malato. Un poco storto, sembrava un vecchietto, con un nastro rosso intorno, teneva prigionieri i bambini di una scuola. Non potevano uscire a giocare nel giardino perché il pino con un vocione li minacciava: se vi avvicinate a me, rischiate di farvi male. E loro non giocavano più e per paura non si avvicinavano. Finché un giorno.....Il resto della storia ancora non c’è, per il momento la favola vera e triste della scuola materna di via Val di Lanzo, a Montesacro, finisce qui. I bambini dal marzo 2016 stanno chiusi nelle loro aule, nemmeno l’ora d’aria dei detenuti. Colpa di quell’albero cattivo, o meglio malandato. Cattivi quelli che dovrebbero curarsene e non lo fanno, la storia parla anche di loro, gli “omini invisibili”. Il pino è «pericolante», lo hanno scritto i vigili del fuoco quando sono andati nel giardino di quella scuola per un altro pino caduto. Era di notte, fortuna. Vietato giocare fuori, ha deciso la dirigente, troppo rischioso. Verrà qualcuno a tagliarlo. Passano i mesi, le mamme protestano, minacciano di scendere in strada pur di liberarsi del pericolo che potrebbe crollare sulla testa dei figli. I bambini giocano seduti, nelle aule prefabbricate, a 40 gradi. Il fatto è che per abbatterlo ci vorrebbe un braccio di 29 metri. Il terzo Municipio dice: non possiamo farci nulla, deve pensarci il servizio giardini. Pronto, servizio giardini? Nessuno risponde. E il pino resta lì, a fare il cattivo della storia, tra bimbi sudati, mamme impaurite e “omini” distratti. Tanto quando succedono le tragedie, il killer è sempre uno solo: il pino.
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