Quando l’ombrello degli abusivi fa acqua

di Davide Desario
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Martedì 27 Gennaio 2015, 00:09 - Ultimo aggiornamento: 00:10
#roma sta per piovere e

loro sono già pronti a

venderti l'ombrello! Sono meglio

dei meteorologi #sappiatelo


@DAVIDPARENZO



A Roma tutti vogliono che le regole siano rispettate. Ma dagli altri. Ognuno, infatti, è pronto a fare la morale al prossimo ma poi quando è il momento di fare il proprio dovere ha sempre una scusa pronta. Così se un vigile che lavora tutto il giorno per strada entra in un bar per andare alla toilette e bere qualcosa (come una pausa caffè di qualsiasi ufficio) c’è subito qualcuno pronto a denunciarlo.



Come quell’impiegata delle Poste che poi quando è dietro lo sportello si sofferma a lungo al cellulare per decidere con la madre cosa cucinare per cena. E subito a lamentarsi in fila c’è un uomo che grida allo scandalo mentre fuori c’è chi è prigioniero della sua auto parcheggiata in doppia fila. E magari il vigile urbano uscito dal bar passa lì davanti e tira dritto senza intervenire. Insomma tutti vorrebbero la tolleranza zero ma quando è il loro turno pretendono l’eccezione.



Basta guardare quando piove: il grande ombrello bicolore, venduto dagli ambulanti abusivi, ripara la testa un po’ di tutti. Sotto quello bianco e blu c’è il senatore con il cappotto di cachemire che attraversa piazza San Lorenzo in Lucina. Quello verde e bianco ce l’ha la manager con look total black mentre cammina veloce a braccetto con l’amico. Il commerciante, che dovrebbe essere il primo a combattere gli ambulanti, quando la pioggia si fa insistente non ci pensa due volte e compra l’ombrello al primo angolo. Eppure basterebbe poco a rendere questa città un po’ più vivibile. Magari cominciando dai piccoli gesti quotidiani. Come l’ombrello.



davide.desario@ilmessaggero.it