Il record di Martina e le donne da «Wow!»

di Maria Lombardi
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- Ultimo aggiornamento: 26 Febbraio, 00:05
Martina Caironi è la prima donna amputata sopra al ginocchio a correre i 100m sotto i 15 secondi
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«Nella vita è come se avessimo tre palline da far girare con le mani. Con due sarebbe un gioco da bambini. La terza rende le cose più difficili e interessanti. All’età di 18 anni è successo qualcosa che non mi aspettavo, la variabile X. Stavo vivendo la mia vita quando la terza pallina è caduta. Tornavo da una festa, un pirata della strada ha deciso di portarmi via metà della gamba sinistra. Si è portato via le mie speranze di pallavolista e tutte quelle che si hanno a quell’età. Uscita dall’ospedale mi sono guardata allo specchio e ho realizzato: sarò così per sempre. È stato bruttissimo. Ma a 18 anni devi esplodere e non stare lì a piangere sul divano. La sola cosa che potevo fare era piegarmi, raccogliere la terza pallina e ricominciare a vivere in modo diverso. Non avevo mezza gamba ma avevo tutto il resto. Ho messo la mia protesi e ho ricominciato ad andare in discoteca, uscire con gli amici, viaggiare. Ho ricominciato a correre». Martina Caironi, 26 anni, con la sua gamba e mezzo ha vinto l’oro alle paraolimpiadi di Londra del 2012 sui 100 metri, e altri ori ai mondiali 2013 di Lione, agli europei del 2014, suo il record mondiale a Doha 2015. Una di quelle donne che fanno dire Wow! Più sorprendenti e forti di qualunque variabile X. Ci sarà anche Martina alla Casa del Cinema per l’evento HITalk Woman is noW (dal 5 all’8 marzo), racconterà la sua storia speciale insieme a scienziate, scrittrici, imprenditrici, avvocati. Perché dice lei «nessun ostacolo può spegnere il fuoco che abbiamo dentro, il fuoco di essere donne e avere una marcia in più». 

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