Devo lavorare, chiedo permesso. All’immondizia

Devo lavorare, chiedo permesso. All’immondizia
di Davide Desario
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Martedì 21 Febbraio 2017, 00:05
Ecco come è ridotta una delle più belle piazze di #Roma #piazzasansimeone #viadeicoronari #rifiuti #Ama
‏@cristinamontag

Lo sapete quanti sono i dipendenti dell’Ama? Sono oltre 7.500. Eppure ci sono tanti, troppi, angoli di Roma ridotti a discariche a cielo aperto. Da nord a sud, dal centro alla periferia, non c’è zona dalla quale non arrivino segnalazioni di cassonetti non svuotati, di ammassi di rifiuti abbandonati. Al Messaggero.it, per email o messaggi su Facebook, giungono di continuo denunce. 
L’ultima più che una denuncia è una richiesta di aiuto, un grido di dolore e disperazione. L’ha scritta la signora Angela che gestisce un negozio di alimentari. «Anche questa mattina ho dovuto chiedere permesso alla mondezza sul marciapiede, davanti alle tre porte del mio negozio di alimentari a via Collatina 47. Non ne posso più! Tutti i giorni la stessa storia». E poi ha allegato una fotografia che dice molto di più: una carrellata di cassonetti. Da quelli per la carta, la campana per il vetro e poi gli altri per tutto il resto. Sono tutti inesorabilmente stracolmi e circondati da altre buste e scatoloni. E questa è la vergogna dell’Ama, anzi dei suoi dipendenti. Tutti. Perché va bene che negli ultimi tempi si siano dimessi a ripetizione i manager e gli assessori all’Ambiente, ma qui non si tratta di strategia aziendale: qui si tratta di compiere il proprio dovere e di pretendere che lo facciano tutti. Per il rispetto della categoria degli operatori ecologici e soprattutto di Roma. E non ci sono scuse: basti pensare che se si cerca via Collatina 47 su Street view di Googlemap l’immagine, registrata chissà quanto tempo fa, è la stessa. In tutto il suo degrado.

davide.desario@ilmessaggero.it
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