Quella città che non è molto "Happy"

di Mauro Evangelisti
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Venerdì 18 Aprile 2014, 22:05 - Ultimo aggiornamento: 19 Aprile, 07:43
Le buche gi ci sono,

perch non trasformare

Roma in un grande

campo da golf?




@fleonetti



Presente Happy di Pharrel Williams? Su Youtube spopolano centinaia di versioni del video con il caratteristico balletto e il clap, clap, girate in ogni angolo del pianeta, da Sydney a Parigi, da Singapore a Gaza. Alcuni, assai divertenti, hanno sullo sfondo le bellezze di Roma. Forse, però, sarebbe il caso di girare una clip sulle note di Happy, dedicata alla parte infelice di Roma. Musica in sottofondo, si potrebbe partire con un gruppo di scooteristi che slalomeggia tra buche e voragini; proseguire con un automobilista che lascia la macchina in terza fila e se ne balla contento, poco male se sta bloccando un bus o un’ambulanza, perché sa che il vigile non passa e se qualcuno lo segnala su Twitter il problema è chi segnala non chi blocca il traffico; il video può continuare con i pendolari inscatolati sui treni della metro o sui trenini del secolo scorso della Roma Lido; e poi «because I’m happy», balletto con battiti di mani di fronte a colline di rifiuti che ciclicamente l’Ama lascia vicino ai cassonetti; due passi di danza, però, pure con i geni che abbandonano divani per strada e poi dicono che la città è sporca; e battito di mani quando, ogni giorno partono i camion verso nord, Roma si crede straricca e spende ogni anno 25 milioni perché altri si prendano i suoi rifiuti; il video può avviarsi al termine con i manifesti abusivi che volano in aria, la campagna elettorale europea rispetta la tradizione dell’illegalità diffusa; a finire tutti i romani che danzano pensando al bilancio in rosso e a nuove tasse in arrivo.



mauro.evangelisti@ilmessaggero.it



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