Due tassisti, storie di educazione e prepotenza

di Mauro Evangelisti
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Sabato 12 Agosto 2017, 00:09
Tried to take a taxi from Ciampino Airport and all the taxi drivers were trying to charge e 45-50€ when the flat fee is 30€
Carla

A Roma ci sono due tassisti. Uno lo vedevi ieri mattina in piazza Barberini, sotto il sole rovente: scende dalla macchina, gentile accoglie i clienti, aiuta la ragazza disabile accompagnata dai genitori a salire sul sedile posteriore, insieme al padre della giovane ripiega la sedia a rotelle, la ripone con cura nel baule posteriore del taxi. Si dirà: che c’è di strano, non è il suo lavoro? Vero, però l’educazione, una dose maggiore di attenzione e sensibilità, anche il desiderio di svolgere bene la propria professione sono sempre una buona notizia. Poi c’è un altro tassista, che in nulla assomiglia al primo anche se entrambi hanno la licenza rilasciata dal Comune di Roma. Per vederlo in azione - anche se osservarlo potrebbe rovinarci la giornata e farci sentire un po’ meno orgogliosi di vivere in una delle città più belle del mondo -, bisogna spostarsi all’aeroporto di Ciampino, lo scalo low cost.

Fuori dal terminal, questo tassista risponde male al passeggero stanco dopo tre ore di volo che vorrebbe tornare a casa il più velocemente possibile; lo guarda in cagnesco se per caso è romano e gli chiede di applicare la tariffa fissa da 30 euro per il centro di Roma.
Finge di non vederlo, se insiste gli replica che si deve trovare un compagno di viaggio così lui incassa 30 più 30. Il passeggero prova a rivolgersi agli altri tassisti in fila, ma è inutile, perché pare che tutti siano lì solo per aspettare un pollo straniero da spennare. Alla fine il passeggero rinuncia, prende il bus. Non sembra vero che i due tassisti - quello di piazza Barberini e quello dell’aeroporto - lavorino nella stessa città.
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