Dolore e rinascita con un amico a 4 zampe

di Marco Pasqua
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Lunedì 9 Gennaio 2017, 00:05
“La sedia di Lulù” e il legame straordinario tra un cane e la sua padrona disabile
@qlz_casalotti


La vita di Alessandra cambia l’11 settembre del 2002. Quel maledetto giorno, un incidente stradale costringe una ragazza di 28 anni a ridefinire il suo mondo. Alessandra ha, davanti a sé, una duplice strada: chiudersi a riccio, oppure continuare a prendere la vita a morsi. Sceglie la seconda via, grazie a Lulù, un cane speciale che le ha donato la voglia di andare avanti. La storia di Alessandra, raccontata nel libro “La sedia di Lulù” (di Marina Casciani e Alessandra Santandrea), è la testimonianza di una rinascita dopo la tragedia, del dolore alleviato dal bene di tanti, soprattutto di Lulù, spalla fedele e inseparabile. Trascinata da un insostituibile amico a quattro zampe, Alessandra, che da quell’11 settembre è paraplegica, intreccia nuove relazioni, supera ostacoli e barriere, silenzi e pregiudizi. Oggi Alessandra lavora come istruttore cinofilo presso l’associazione Chiaramilla, che cerca di migliorare, tramite la Pet therapy, anche la vita dei pazienti psichiatrici e degli anziani malati di Alzheimer. Una forza, la sua, diventata una canzone, “Mille Passi”, del talentuoso cantante italo-francese Thomas Cheval, che ha voluto raccontare l’amore di chi ti sta vicino quando la vita di sconvolge. «Quel destino che a volte ci viene incontro più veloce di quando siamo in grado di sopportare – racconta Alessandra – aveva in serbo per me il più grande dolore e la più grande gioia: una crescita attraverso la sofferenza. E siamo assolutamente inconsapevoli di essere in grado di trovare quanto di più positivo possa esserci in un dramma».

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