L'anno scorso, invece, il corteo dell'Anpi venne annullato. E oggi la comunità degli ebrei romani e l'Aned hanno scelto di non sfilare dal Colosseo a Porta San Paolo, per ritrovarsi, invece, in sit-in davanti al museo della Resistenza di via Tasso. «Una loro scelta quella di non partecipare», sottolinea l’Anpi. «A quel corteo saranno presenti associazioni e organizzazioni con parole d'ordine e slogan e dichiarate intenzioni – dice l'Aned motivando la sua assenza a Porta San Paolo – che ben poco o nulla hanno a che vedere coi i principi ispiratori della Resistenza». Una decisione che rappresenta un fallimento. Intanto per gli ebrei, “espropriati” di una celebrazione che appartiene di diritto anche a loro. Ma è una sconfitta soprattutto per l'antifascismo grazie al quale è stato possibile costruire la Repubblica italiana. Dimenticare quella Storia, significa offendere la memoria di chi è morto combattendo per la nostra libertà.
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