Bulli a scuola, la solitudine delle famiglie

di Maria Lombardi
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Venerdì 27 Maggio 2016, 00:11
Aiutare un figlio a sconfiggere il bullismo a scuola
@pierluigidaless

Mia figlia per mesi ha rubato i soldi a casa per darli a due bulli della scuola, uno fa la prima media come lei, ci ha detto che l’ha fatto per paura, perché la minacciavano: più di 200 euro ha dato a quei compagni, un fatto gravissimo». «Anche mio figlio è stato una vittima, lui era il più bravo e per questo i compagni lo prendevano in giro, una volta in bagno hanno provato a infilargli la testa nel water, ho parlato con la dirigente, mi ha suggerito di cambiare sezione ma io l’ho iscritto da un’altra parte». «I bagni sono un pericolo, mio figlio e altri due bambini non volevano andarci perché si spaventavano dei bulletti, si tenevano la pipì tutta la mattina».
Le paure dei bambini: quelli sono sempre di più. I tormenti dei genitori: come possiamo difenderli. Un gruppo di mamme e papà di un istituto comprensivo di Monteverde si ritrovano martedì scorso a villa Sciarra per parlare del caso di Federica (non è questo il nome) che rubava a casa per dare i soldi ai bulli. Il padre dice: la scuola non ha fatto abbastanza. La direzione sostiene che la bambina non è stata minacciata ma «condizionata», il che non rende il fatto meno grave. Si doveva parlare di Federica, si è parlato degli altri che vanno a scuola con il terrore. Il papà che doveva raccontare si trova ad ascoltare. Si sentono soli questi genitori, molto soli. Qui come ovunque (dalle elementari ai licei) qualcosa si è rotto tra scuola e famiglie, si comunica con difficoltà e diffidenza. Ma se non si ritrova l’alleanza continueranno a vincere i bulli. 

maria.lombardi@ilmessaggero.it
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