Gli ascensori non sono pericolosi, ma gli scalini sì

Gli ascensori non sono pericolosi, ma gli scalini sì
di Pietro Piovani
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Giovedì 30 Marzo 2017, 00:16 - Ultimo aggiornamento: 19 Febbraio, 18:18
Scusate ma com’è che solo 
a #Roma precipitano
gli ascensori? Per me c’è dietro
una lobby.

@MadeinJapan2015


È facile dire che l’ascensore è il mezzo di trasporto più sicuro del mondo, che in base alle statistiche è molto più pericoloso scendere le scale a piedi. Quando ci infiliamo in quella scatoletta cieca e sospesa nel vuoto non ci sono statistiche né santi che tengano: abbiamo paura. Anche perché le notizie di cronaca ci raccontano del ragazzo che domenica scorsa si è spezzato le gambe precipitando in un condominio di piazza Bologna, o dei cinque impiegati che due settimane fa si sono infortunati in un palazzo di Monteverde. E andando più indietro nel tempo, ripensiamo al piccolo Marco che perse la vita a soli quattro anni scivolando giù da un montacarichi della metropolitana.

Ma allora davvero di ascensore si può morire? Un rimedio contro la paura forse è la conoscenza. E allora è bene sapere che, innanzitutto, gli incidenti registrati a Roma negli ultimi anni sono veramente pochi se si considera che in città ci sono 100 mila ascensori, un record mondiale (a New York sono 80 mila, a Parigi 50 mila). Inoltre, quando sentiamo parlare di ascensori che cadono, non si tratta mai di cabine che si schiantano al suolo, cosa praticamente impossibile perché ogni macchina è dotata di un “paracadute”, cioè un freno che entra in funzione quando la velocità di discesa è troppo elevata, e al massimo ci si può fare male perché il freno interviene troppo bruscamente (questo probabilmente è accaduto l'altro giorno a piazza Bologna). Esiste poi un altro genere di incidente: quello che succede quando si rimane bloccati nell'abitacolo e perciò si prova a uscire, e allora sì che si rischia di finire in tragedia (come nel caso di Marco, che morì perché si cercò di farlo saltare da un ascensore all'altro).
 
Ma gli infortuni di questo genere sono per fortuna rarissime eccezioni, mentre la casistica rilevata dalle compagnie assicurative dimostra che la vera minaccia per la nostra incolumità sta in quello scalino che a volte si forma tra il pianerottolo e la cabina che non si ferma precisamente al piano: chi non ci sta attento inciampa, cade sul pavimento e si fa male, anche seriamente. Più che degli ascensori dobbiamo avere paura dei nostri piedi.

pietro.piovani@ilmessaggero.it
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