Quei miracoli dell’arte. Senza barriere

di Maria Lombardi
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Venerdì 30 Dicembre 2016, 00:53
Bambina autistica 
di 10 anni con la sua 
versione di Hallelujah 
ha conquistato il web

@scoopscooop6

Laggiù sono tutti un po’ speciali, la passione è una sola e il talento non sa cos’è la normalità. Le differenze restano nei pensieri, l’emozione le ignora. Tutti ugualmente straordinari, chi saltella sul palco e chi ci arriva faticando sulla sedia a rotelle, chi recita senza timidezze e chi è arrivato a farlo superando se stesso e il proprio handicap. Tutti insieme, perché la sfida è questa: siamo diversi, lo vedete, in pochi minuti ve lo faremo dimenticare. “L’Arte nel cuore”, si chiama così la scommessa di Daniela Alleruzzo, una zia che ha perso il nipote disabile e ha fondato a Roma anni fa la prima accademia mondiale di spettacolo dove si insegna canto, recitazione, danza, musica. Senza barriere e senza pregiudizi. Gli allievi, 160, hanno realizzato corti, recitato in fiction, messo su spettacoli teatrali, l’ultimo al Brancaccio “Zia Antonia, zio Peppino e la Malafemmina” l’ha applaudito anche il presidente del Senato. Hanno ideato il primo fumetto con ragazzi disabili protagonisti, “Four energy heores”. «L’arte è un sogno», per Ajay che mostra senza imbarazzo la sua fragilità, «un modo per prendere in giro se stessi» e le proprie debolezze per Lorenzo. Adesso anche la scuola comincia a crederci: 15 ragazzi dell’istituto tecnico Einaudi – alcuni hanno difficoltà e altri no – grazie a borse di studio frequenteranno l’Accademia. Il video che in queste feste ha commosso il mondo arriva da Donaghadee, Irlanda: una bambina autistica di 10 anni canta divinamente “Hallelujah” di Cohen, il coro della scuola l’accompagna. Miracoli dell’arte, possibili.

maria.lombardi@ilmessaggero.it
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