L’addio dei romani al Centro senz’anima

di Mauro Evangelisti
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Sabato 29 Ottobre 2016, 01:11
I turisti sono i compratori compulsivi di magliette con la scritta “I love Roma” e “ Versace n’antro litro”.
@Federica

Cosa sarà del centro storico di Roma? Un immenso ostello della gioventù, uno sterminato susseguirsi di appartamenti occupati da turisti, un villaggio globale in cui alla fine mancheranno solo i romani o quanto meno i cittadini che non siano provvisori, che non si fermino solo per la durata della vacanza? La fuga dei residenti, raccontata nei giorni scorsi dal Messaggero, sembra inarrestabile. E tra i lettori che hanno commentato gli articoli sulle storie di coloro che, stanchi del caos e del degrado del centro, si spostano e affittano ai turisti, c’è chi ha scritto: «Io sono uno di quelli che se ne è andato. Con non moltissimi soldi si riesce a pagare una buona metà di una casa in una zona semicentrale, si mette a reddito la casa in centro, con i proventi si paga il mutuo e rimane pure qualcosa... la notte la trascorro senza rumori molesti. Al centro quando ci voglio andare lo faccio con la metro...». Un residente di Monti invece ha scritto al consigliere municipale Nathalie Naim, che denuncia da sempre il degrado del centro: «Dopo oltre 30 anni lascerò il centro di Roma e anche la città... Lascio una città ed un quartiere che ho amato visceralmente... Ma una città ed un quartiere ormai invivibili, in mano a turisti, Ncc e negozi di souvenir, dove i cittadini sono diventati semplici accessori». Buona parte delle case affittate ai turisti vengono offerte in rete, in parte rispettando le regole, ma in alcuni casi in nero, su Airbnb, che a Roma nel 2016 sfonderà quota un milione di turisti, cento milioni di euro che passano da quel canale. Nulla di male, ma solo se si pagano le tasse e si trova il giusto equilibrio come stanno tentando di fare altre metropoli.

mauro.evangelisti@ilmessaggero.it
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