Pnrr, a Roma 107 opere bloccate a causa della burocrazia: l'elenco. «Ci sono troppe pratiche»

Il Comune: "Risolveremo tutti i ritardi"

Pnrr, a Roma 107 opere bloccate a causa della burocrazia: l'elenco. «Ci sono troppe pratiche»
di Fernando M. Magliaro
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Giovedì 25 Gennaio 2024, 06:47 - Ultimo aggiornamento: 06:54

Centosette progetti, per un valore di 161 milioni e 600 mila euro. Tutti progetti finanziati con il Piano Nazionale di Ripresa e resilienza, il Pnrr, e quindi con le date di scadenza molto ristrette: cantieri che devono essere aperti entro il 30 giugno di quest'anno e chiusi entro il 30 giugno 2026. O i soldi si perdono. Fanno parte del più ampio programma "Caput Mundi", una delle branche in cui è articolato il Pnrr. E, questi 107, sono tutti progetti che riguardano le belle arti. Competenza della Sovraintendenza capitolina: per intendersi, quella che gestisce i Musei Capitolini e non il Colosseo o il Pantheon che, invece, sono competenza della Soprintendenza di Stato. Troppi progetti in proporzione al poco personale tecnico, di funzionari e impiegati amministrativi: l'imbuto in cui sono finiti questi interventi è stretto.

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I NUMERI

Come detto, sono 107 opere. Che, come paventano gli uffici comunali, rischiano di costare la perdita dei finanziamenti. La Sovraintendenza, interpellata, rassicura: «i progetti Caput Mundi di competenza della Sovrintendenza non sono bloccati ma stanno procedendo regolarmente nel rispetto delle scadenze previste dal PNRR». Però, guardando lo stato di avanzamento della progettazione appare davvero un'ardua corsa contro il tempo quella di aprire questi cantieri entro l'ultimo giorno del prossimo giugno. Su 107, infatti, 86, cioè l'80 per cento del totale, è fermo allo stadio di "progetto di fattibilità tecnica economica", il Pfte, quello che una volta era il progetto preliminare. Sette sono invece al "documento di indirizzo alla progettazione" che precede il Pfte. Nove, pari all'8 per cento del totale, sono allo stadio di lavorazione del progetto definitivo. E solo due hanno il definitivo completo. Infine, ancora due sono giunti allo stadio di progetto esecutivo che è l'ultimo step nelle progettazioni: per intendersi è quello che va poi sul cantiere vero e proprio.

ZERO CANTIERI APERTI

La controprova dell'impasse in cui queste opere sono finite è data dalla voce "avvio dei lavori": su 107 interventi, nessuno risulta avere i cantieri aperti. Nota positiva: 95 di questi 107, cioè l'89 per cento, almeno è stato appaltato. Non risultano invece avere i lavori affidati 12 interventi.
Nonostante le rassicurazioni di Palazzo Lovatelli (dove ha sede la Sovraintendenza comunale), la preoccupazione in Campidoglio è palpabile: la scappatoia per non perdere i soldi del Pnrr potrebbe essere trovata nelle pieghe delle norme. Per il Pnrr, spiegano da Palazzo Senatorio, occorre portare a casa 100 progetti nei tempi previsti di giugno 2026. Tuttavia, non essendo specificato esattamente quale vada fatto per tempo e quale si possa posticipare, l'idea è quella di riuscire a portarne a casa il numero giusto indipendentemente dalla sua rilevanza economica o artistica. Insomma, considerare un restauro di un'area verde di una villa storica come se avesse lo stesso valore di piazza del Campidoglio o di una statua di Ponte Sant'Angelo. Si vedrà.
Di sicuro ora inizia la corsa contro il tempo per riuscire a mobilitare tutto il personale disponiile e la stessa Invitalia per concludere i vari gradi di progettazione e aprire i cantieri il più in fretta possibile.

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