Diminuiscono i tempi di attesa per i pazienti fra ingresso in ospedale e assegnazione del posto letto. E quelli fra prima visita e rientro a casa. Ma, soprattutto, calano drasticamente i numeri di barelle e ambulanze bloccate nei pronto soccorso proprio dalla mancanza di posti letto per i ricoveri dei degenti. Sono i numeri che, ieri, il presidente della Regione, Francesco Rocca, ha presentato, insieme al direttore della Sanità regionale, Andrea Urbani, alla stampa.
I NUMERI
Da inizio anno, spiegano, nei 50 ospedali del Lazio si è avuto un aumento medio del 5 per cento degli accessi nei pronto soccorso. Nonostante questo incremento, però, diminuiscono del 29 per cento le attese dei pazienti in pronto soccorso prima di trovare un posto letto per il ricovero e del 28 per cento le attese dei pazienti nei pronto soccorso tra la visita medica e la dimissione.
Il calo più sensibile, poi, si registra nelle ambulanze bloccate che sono calate dell'83 per cento a settembre rispetto al mese di gennaio di quest'anno.«Il lavoro da fare è ancora tanto, ma i primi segnali ci confortano sulla bontà delle strategie intraprese.
I DATI DEL PRONTO SOCCORSO
I numeri della Regione entrano nel dettaglio. A luglio 2023 un paziente attende mediamente due ore in meno rispetto allo stesso mese del 2022 per avere un posto letto. Un dato sostanzialmente confermato ad agosto: nel 2023 si risparmia un'ora e 45 minuti rispetto ad agosto 2022.Diminuiscono anche i tempi per tornare a casa dopo il ricovero: la dimissione ad agosto 2023 arriva 2 ore e 45 minuti prima rispetto al dato di marzo 2023.
«Ho preteso - ha spiegato Rocca - che il sabato e la domenica venissero considerati giorni normali. E che se un paziente il venerdì era guarito, può e deve tornare a casa il sabato e non dover attendere il lunedì. Questo contribuisce a liberare letti».