Il mare di Roma? Bello e impossibile... da raggiungere. In anticipo sui tempi, prendendo di sorpresa i pendolari e i bagnanti, persino i sindacati dei lavoratori sulla tratta che chiedono l’intervento delle forze dell’ordine per paura di essere linciati, il trenino della Roma-Lido ha già avviato la riduzione di orario preannunciata per il mese di agosto. Ma con una aggiunta non da poco: sulla linea che collega il cuore della Capitale a Ostia passando attraverso alcuni quartieri e borgate tra le più popolose di Roma - basti pensare ad Acilia e a tutto l’hinterland del X Municipio, nonché Vitinia e il Torrino - d’ora in poi saranno in servizio appena quattro treni. Circostanza che sta scatenando l’ira non solo degli utenti ma anche degli operatori economici, turistici e balneari del litorale. Il trenino serve, inoltre, anche il sito archeologico di Ostia Antica che la sera ospita spettacoli nell’antico teatro.
Ma rischierà di rimanere un miraggio soprattutto per i molti turisti stranieri che non hanno altri mezzi per spostarsi. «Sempre più clienti - afferma Massimo Muzzarelli, presidente Federbalneari Roma - soprattutto anziani e famiglie abituate negli anni a prendere il trenino per venire sul litorale, stanno abbandonando il Lido.
L’SOS DEI MACCHINISTI
Questa volta i macchinisti invocano presidi fissi di polizia e carabinieri nelle stazioni maggiormente frequentate: hanno paura di essere aggrediti - come già in passato era accaduto - dai pendolari inferociti. Le Rsu di Confsal, Cisl e Cgil hanno inviato una lettera di fuoco ai vertici di Cotral/Astral denunciando la «pericolosità» della scelta per l’incolumità non solo degli operatori ma anche degli utenti in quanto giudicano «totalmente insufficiente la predisposizione di un servizio a 4 treni per garantire il diritto alla mobilità nell’intero quadrante di Roma sud, dato l’elevato numero di guasti occorsi ai convogli nell’ultimo mese e che statisticamente può sempre verificarsi». Come si legge in una nota che sta circolando nelle ultime ore. Tradotto: quei 4 treni, viste le condizioni non sempre ottimali, hanno un’altra probabilità di incorrere in guasti. Dunque nemmeno le corse programmate attualmente sarebbero assicurate. E c’è chi chiede espressamente tutele per chi sulla Roma-Lido lavora. «Per evitare possibili aggressioni al personale in servizio, si chiede l’istituzione, nelle stazioni a più alto rischio, di presidi di forze dell’ordine e personale aziendale, per una volta sarebbe meglio prendere precauzioni in anticipo anziché aspettare la sicura aggressione del caso», ne è convinto Gianluca Donati della Faisa Cisal. Il quale punta il dito anche sulla inopportunità di procedere a un’ulteriore taglio delle corse nel corso della stafgione estiva. «Incomprensibile che nella stagione balneare dove si evidenzia un maggiore carico della Lido, Cotral decida di tagliare il servizio e le navette sostitutive. La cosa più grave è che in queste condizioni chi rischia di più in termini di sicurezza sono lavoratori e utenti», il suo affondo.
Pensare che negli anni ‘90 le partenze negli orari di punta del “trenino” erano assicurate ogni 7 minuti e che la pianta organica considerata adeguata a garantire un servizio dignitoso all’utenza, prevedeva la messa in funzione di venti treni, ma la cifra è andata via via assottigliandosi negli anni, causa le mancate manutenzioni e il continuo invio dei convogli nelle officine. Da venti a 13, poi a 8 e ora addirittura ad appena 4. Nel frattempo molti lidensi hanno definitivamente abbandonato la ferrovia, cominciando a riprendere l’auto per gli spostamenti da e per il centro, con il risultato di via del Mare e via Cristoforo Colombo sempre più trafficate e, anche queste, meno sicure.