Roma-Lido, orari ridotti agosto: solo 4 treni verso il mare. «Rischio caos, polizia nelle stazioni»

Servizio tagliato e navette sostitutive per tutto il mese su una tratta già critica

Roma-Lido, orari ridotti agosto: solo 4 treni verso il mare. «Rischio caos, polizia nelle stazioni»
di Alessia Marani
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Domenica 30 Luglio 2023, 22:42 - Ultimo aggiornamento: 31 Luglio, 15:20

Il mare di Roma? Bello e impossibile... da raggiungere. In anticipo sui tempi, prendendo di sorpresa i pendolari e i bagnanti, persino i sindacati dei lavoratori sulla tratta che chiedono l’intervento delle forze dell’ordine per paura di essere linciati, il trenino della Roma-Lido ha già avviato la riduzione di orario preannunciata per il mese di agosto. Ma con una aggiunta non da poco: sulla linea che collega il cuore della Capitale a Ostia passando attraverso alcuni quartieri e borgate tra le più popolose di Roma - basti pensare ad Acilia e a tutto l’hinterland del X Municipio, nonché Vitinia e il Torrino - d’ora in poi saranno in servizio appena quattro treni. Circostanza che sta scatenando l’ira non solo degli utenti ma anche degli operatori economici, turistici e balneari del litorale. Il trenino serve, inoltre, anche il sito archeologico di Ostia Antica che la sera ospita spettacoli nell’antico teatro.

Ma rischierà di rimanere un miraggio soprattutto per i molti turisti stranieri che non hanno altri mezzi per spostarsi. «Sempre più clienti - afferma Massimo Muzzarelli, presidente Federbalneari Roma - soprattutto anziani e famiglie abituate negli anni a prendere il trenino per venire sul litorale, stanno abbandonando il Lido.

Stiamo facendo sforzi per essere presenti anche alle fiere del turismo, per conquistare una fetta di turismo, ma poi tutto viene vanificato dalla mancanza di servizi. E da cittadino di Ostia - conclude - non oso immaginare i disagi per i pendolari a settembre». 

L’SOS DEI MACCHINISTI
Questa volta i macchinisti invocano presidi fissi di polizia e carabinieri nelle stazioni maggiormente frequentate: hanno paura di essere aggrediti - come già in passato era accaduto - dai pendolari inferociti. Le Rsu di Confsal, Cisl e Cgil hanno inviato una lettera di fuoco ai vertici di Cotral/Astral denunciando la «pericolosità» della scelta per l’incolumità non solo degli operatori ma anche degli utenti in quanto giudicano «totalmente insufficiente la predisposizione di un servizio a 4 treni per garantire il diritto alla mobilità nell’intero quadrante di Roma sud, dato l’elevato numero di guasti occorsi ai convogli nell’ultimo mese e che statisticamente può sempre verificarsi». Come si legge in una nota che sta circolando nelle ultime ore. Tradotto: quei 4 treni, viste le condizioni non sempre ottimali, hanno un’altra probabilità di incorrere in guasti. Dunque nemmeno le corse programmate attualmente sarebbero assicurate. E c’è chi chiede espressamente tutele per chi sulla Roma-Lido lavora. «Per evitare possibili aggressioni al personale in servizio, si chiede l’istituzione, nelle stazioni a più alto rischio, di presidi di forze dell’ordine e personale aziendale, per una volta sarebbe meglio prendere precauzioni in anticipo anziché aspettare la sicura aggressione del caso», ne è convinto Gianluca Donati della Faisa Cisal. Il quale punta il dito anche sulla inopportunità di procedere a un’ulteriore taglio delle corse nel corso della stafgione estiva. «Incomprensibile che nella stagione balneare dove si evidenzia un maggiore carico della Lido, Cotral decida di tagliare il servizio e le navette sostitutive. La cosa più grave è che in queste condizioni chi rischia di più in termini di sicurezza sono lavoratori e utenti», il suo affondo.

Pensare che negli anni ‘90 le partenze negli orari di punta del “trenino” erano assicurate ogni 7 minuti e che la pianta organica considerata adeguata a garantire un servizio dignitoso all’utenza, prevedeva la messa in funzione di venti treni, ma la cifra è andata via via assottigliandosi negli anni, causa le mancate manutenzioni e il continuo invio dei convogli nelle officine. Da venti a 13, poi a 8 e ora addirittura ad appena 4. Nel frattempo molti lidensi hanno definitivamente abbandonato la ferrovia, cominciando a riprendere l’auto per gli spostamenti da e per il centro, con il risultato di via del Mare e via Cristoforo Colombo sempre più trafficate e, anche queste, meno sicure. 
 

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