Prima le segnalazioni per il pericolo di incolumità pubblica a causa dell’impraticabilità di via Capo due Rami a Ostia antica. Poi la denuncia alla procura di Roma da parte di un gruppo di cittadini che tuttavia non ha convinto il X Municipio a sistemare la strada. È stata solo l’iniziativa dei privati che hanno livellato autonomamente l’arteria cospargendola di brecciolino, mettendola in sicurezza e evitando così a centinaia di automobilisti di passare intere giornate dai gommisti e dai meccanici e agli scooteristi, invece, di rischiare la vita per le buche.
Manutenzione in via Capo dei due Rami, X Municipio assente
Via Capo due Rami si trova all’interno della Riserva del Litorale romano, un tempo poderale da molti anni è state acquisita, insieme a via della Macchiarella, dal Municipio, senza ricevere una costante manutenzione.
Via Capo dei Due Rami, l'iniziativa dei residenti
Il Municipio non è intervenuto e così i privati hanno messo mano al portafoglio e si sono organizzati da soli. Le voragini ora sono coperte, ma l’agibilità “momentanea” ha tuttavia generato un nuovo pericolo: l’alta velocità da parte di chi pensa di percorrere un autodromo. A segnalare i rischi è stato Gaetano Di Stato, coordinatore Ecoitaliasolidale X municipio e Litorale. «In attesa dell’intervento “ufficiale” da parte dell’assessorato ai Lavori Pubblicità e Mobilità del Campidoglio – denuncia Di Stato – dobbiamo registrare decine di automobilisti incoscienti che percorrono via Capo due Rami a velocità folle, creando una serie di nuovi disagi e mettendo in pericolo i residenti».
Via Capo dei Due Rami, il nodo dell'alta velocità
Il coordinatore di Ecoitaliasolidale del X e del Litorale non si limita solo a puntare il dito contro i novelli piloti di Formula1, ma suggerisce anche quelle che, secondo lui, potrebbero essere le soluzioni. Al primo posto, oltre ai lavori definitivi dell’arteria, Di Staso chiede al Municipio e Comune di imporre il limite di velocità a trenta orari, la videosorveglianza per il controllo viabilità, una serie di dossi a ridosso delle abitazioni, delle attività commerciali e delle scuole ed infine il controllo saltuario, ma regolare delle polizia locale.