Maltempo a Ostia, dal Kursaal al V Lounge: stabilimenti devastati dalla prima mareggiata

Centinaia di metri di spiaggia spazzati via: molte cabine sono state distrutte dalle onde alimentate dal forte vento

Ostia, dal Kursaal al V Lounge: stabilimenti devastati dalla prima mareggiata
di Moira Di Mario
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Sabato 5 Novembre 2022, 07:09

Prima mareggiata a Ostia e la costa di Levante va sott'acqua. Metri di spiagge spazzati via, cabine crollate in mare ed erosione prolungata di almeno settecento metri rispetto al passato. Dal Kursaal, passando per l'Ibiscus fino allo Sporting Beach, al Venezia e ancora più a sud al V Lounge, ieri mattina è partita la prima conta dei danni. Il vento che la notte tra giovedì e venerdì scorsi ha soffiato fino a 85 chilometri orari ha messo in ginocchio gli stabilimenti di Levante, fino a raggiungere quasi le spiagge di Castel Porziano.
Un fenomeno peggiore degli autunni passati, quando la forza distruttrice del mare si fermava poco prima di lungomare Amerigo Vespucci o lo coinvolgeva solo in parte. Al Kursaal per bloccare la potenza delle onde è stata realizzata una barriera fatta di sacchetti di iuta pieni di sabbia. Un espediente per cercare di contenere i danni.

Molte, infatti, le cabine finite in acqua e alcune distrutte.

Situazione simile anche al vicino Ibiscus dove la mareggiata ha mangiato un tratto di arenile. Cabine in mare anche allo Sporting Beach dove si teme qualche crollo. Finito in acqua anche il chiosco del V Lounge, il lido dei vip, mentre al Venezia la pedana sulla quale poggiano le cabine si è trasformata in una palafitta. E quella di giovedì notte non è stata nemmeno una mareggiata forte.

LE PROTESTE
«Purtroppo, ce lo aspettavamo e anzi lo avevamo annunciato dice Massimo Muzzarelli di Federbalneari e titolare dello Sporting quest'anno sarà anche peggio rispetto all'autunno scorso, come dimostrano i danni registrati in tutto il lungomare Vespucci dove in passato il fenomeno era marginale e quest'anno si è invece già allungato di circa settecento metri». Per i balneari sarebbe l'effetto delle due scogliere installate circa sei mesi fa dalla Regione Lazio per cercare di limitare l'erosione andata avanti per anni in lungomare Lutazio Catulo che aveva distrutto una lunga fetta di arenile. «Avevamo fatto presente che con le due strutture rigide il fenomeno si sarebbe aggravato aggiunge Muzzarelli e siamo stati Cassandra. Non solo. Durante il ripascimento la sabbia è stata prelevata dalla prima secca, togliendo così la piccola barriera a circa venti, trenta metri dalla battigia su cui si infrangeva il mare. Non era risolutiva, sicuramente. Ora però le onde arrivano a riva senza più nemmeno quel piccolo contrasto». Sono preoccupati gli imprenditori, temono che non potranno nemmeno contare sugli interventi tampone, sui ripascimenti di tutela della costa che gli consentirebbe di arrivare alla prossima stagione con un minino di spiaggia. «Non ci risulta che sia in programma un ripascimento per affrontare la prossima estate - conclude Muzzarelli così come non c'è più traccia dei venticinque milioni stanziati dalla Regione a tutela della costa di Ostia, in particolare quella di Levante. Non sappiamo se esiste una progettazione e cosa, eventualmente, preveda. Siamo in un tunnel in cui è stata spenta la luce in fondo. E quella appena passate è stata una mezza mareggiata. Non vogliamo nemmeno pensare a cosa succederà in caso di mare in burrasca».

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