Carmine Spada ergastolo confermato in appello: l'esponente del clan condannato per il duplice omicidio del 2011

Vennero uccisi Giovanni Galleoni detto "Baficchio" e Francesco Antonini. Si tratta del secondo processo d'appello dopo l'assoluzione che era stata impugnata in Cassazione e annullata

Carmine Spada ergastolo confermato in appello: l'esponente del clan condannato per due omicidi del 2011
di C.R.
2 Minuti di Lettura
Giovedì 22 Giugno 2023, 06:23 - Ultimo aggiornamento: 23 Giugno, 16:09

Ergastolo per Carmine Spada. È questa la sentenza della corte d'Assise d'appello di Roma che ha confermato la condanna per l'esponente del gruppo criminale attivo ad Ostia, in relazione al duplice omicidio del novembre del 2011 quando vennero uccisi, Giovanni Galleoni detto "Baficchio" e Francesco Antonini. Si tratta del secondo processo d'appello dopo l'assoluzione che era stata impugnata in Cassazione e annullata. I giudici hanno sostanzialmente accolto la richiesta avanzata dal procuratore generale della Corte d'Appello di Roma Francesco Mollace che al termine della sua requisitoria aveva chiesto di confermare il carcere a vita sancito nel processo di primo grado. In questa vicenda sono coinvolti anche due altri esponenti del clan: Ottavio e Roberto Spada. Per il primo i giudici di appello, nel settembre scorso, hanno ribadito l'ergastolo mentre per Roberto è arrivata l'assoluzione dall'accusa di omicidio ma gli sono stati inflitti 10 anni per il reato di associazione a delinquere di stampo mafioso. Il nuovo processo era iniziato a settembre 2022 a seguito del provvedimento emanato dalla Corte di Cassazione, quando riconoscendo definitivamente l'aggravante dell'associazione a delinquere di stampo mafioso, dispose un secondo giudizio in Appello proprio per fare luce sulle responsabilità degli omicidi. Il colpo più importante sferrato contro gli esponenti del clan criminale che si prometteva di conquistare il litorale, invece, era avvenuto cinque anni fa, con l'operazione "Eclissi".

L'OPERAZIONE

Questa, il 25 gennaio del 2018, aveva portato complessivamente all'arresto di venticinque persone che in misura diversa avevano rapporti con gli esponenti più in vista della famiglia, il cui obiettivo era quello di annientare la concorrenza criminale, soprattutto nell'area intorno al mare di Roma. Complessivamente i processi di primo e secondo grado si celebrarono nei confronti di 17 imputati. Ne scaturirono, in totale, condanne per 150 anni di carcere. Poi venne il turno della Corte di Cassazione e della conseguente pronuncia di conferma dell'associazione a delinquere di stampo mafioso per gli Spada, che ha condotto all'appello bis

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA