Il contatore in poche ore è balzato a oltre 32 mila prenotazioni ma in molti ieri, nati nel 1960 e 1961, alla fine hanno desistito rimandando il tentativo di prenotare un posto per il vaccino contro il Covid. Alla mezzanotte di lunedì quando si sono aperti gli “slot” sul portale della Regione per i 61enni e 60enni in molti hanno trovato posto anche a distanza di pochi giorni. Tassativamente con AstraZeneca. Inaccessibili infatti gli hub che somministrano Pfizer e Moderna. Poi però con il passare delle ore portare a termine una prenotazione non è stato affatto semplice. Per alcuni impossibile. Alle 14.37 nei centri vaccinali delle tre Asl di Roma non risultavano posti disponibili, come se tutti i vaccini prenotabili fossero stati già presi poi nel pomeriggio il sistema è ripartito ma a quote basse con pochi hub in elenco e appuntamenti in città non prima del 20 aprile.
Sono già 32 mila le prenotazioni per la fascia d'età 61-60 anni attivate a mezzanotte.
Abbiamo deciso di procedere per fasce d'età, partendo dagli over 80 e da tre categorie indispensabili: operatori sanità, della sicurezza e mondo della formazione e conoscenza.#LazioSiVaccina— Nicola Zingaretti (@nzingaretti) April 13, 2021
I posti
Collegandosi al portale alle 20 le prime disponibilità per oggi ed entro la settimana sono tutte fuori Roma: da Palombara Sabina al distretto di Marino fino ad Anzio.
Le consegne
E in merito alle dosi le consegne nei prossimi giorni subiranno ancora delle contrazioni. Proprio AstraZeneca è pronta a recapitare 15 mila dosi che però sono pochissime a sentire l’assessore alla Sanità Alessio D’Amato che conteggia su questa consegna «un taglio di 100 mila dosi». Causa o concausa che potrebbe comportare una brusca frenata sulle prenotazioni - di cui si è avuta già percezione ieri - con il taglio di molti appuntamenti almeno fino alla fine di aprile. Oggi Pfizer invece dovrebbe consegnare 155 mila dosi mentre il 16 aprile erano attese 18 mila dosi di Johnson&Johnson ma gli arrivi in Europa dopo lo stop al vaccino negli Usa ritarderanno. Al riguardo sempre D’Amato: «È bene che sul vaccino J&J ci sia una decisione rapida, chiara, definitiva, senza tentennamenti ed incertezze. Bisogna evitare di fare ciò che è stato fatto con il vaccino AstraZeneca. Le autorità si pronuncino con una voce sola, anche perché negli Usa si trovano in una situazione totalmente diversa avendo già somministrato alla popolazione milioni di dosi». Intanto sul fronte dei contagi il Lazio ieri ha segnato 1.164 nuovi positivi, 107 in più sul giorno precedente con un aumento di 4.642 tamponi. I casi tornano a crescere anche a Roma che segna 696 nuovi casi rispetto ai 558 del giorno precedente. Ad aumentare anche i ricoveri che passano da 3.050 a 3.064. Scendono, ma solo di 4 posti, le Terapie intensive: 392 ieri rispetto ai 396 del 12 aprile.