Il conto delle bollette che invia l'Ama resta salato, nonostante i disservizi. «Paghiamo quasi 800 euro l'anno. Per avere questo bel servizio. Abbiamo logicamente segnalato la cosa. Tre giorni fa è passato un operatore col camion e non ha raccolto nulla». Laura Petrini Rossi, di euro, ne paga 1.200. Sempre per l'immondizia. Sempre per gli stessi disservizi. «Ho un centro di fisioterapia. Sono mesi che non passano a ritirare la carta. Mesi. Sono costretta a metterla in macchina e a portarla all'altro studio che ho, vicino a via Po.
L'Ama mi ha detto che è colpa di chi ha il servizio in subappalto, ma per noi cittadini cosa cambia?». Difficile darle torto. «A tanti, in questa zona, viene voglia di disdire il servizio - continua Laura - tanto è inutile, ma se poi viene la Finanza a fare un controllo, sono guai, perché come negozianti dobbiamo mostrare di avere tutti i bollettini in regola». L'ultima speranza, è che l'amministrazione si produca nel passo del gambero. Indietro tutta. Lo dicono in molti, a Selva Candida: «Aridatece i cassonetti».
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