Roma, al Virgilio la conta dei danni: l'occupazione costa 12mila euro

Roma, al Virgilio la conta dei danni: l'occupazione costa 12mila euro
di Marco Pasqua
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Mercoledì 18 Dicembre 2019, 08:14 - Ultimo aggiornamento: 11:19

Quanto è costata l'ultima occupazione del liceo Virgilio, all'inizio del mese di dicembre? Il bilancio dei danni si è chiuso nei giorni scorsi, dopo che i tecnici della Città Metropolitana, hanno consegnato la relazione alla vice-sindaco, con delega all'Edilizia Scolastica, Maria Teresa Zotta. La spesa più grossa è quella relativa all'impianto anti-incendio, preso di mira dai vandali, nella settimana di stop alle lezioni, iniziata il primo dicembre, nello storico liceo di via Giulia. Il documento finale parla di una spesa tra i 10mila e i 12mila euro, iva esclusa: soldi che dovranno ora essere spesi dalla Città Metropolitana e, quindi, dalla collettività. A questi, devono aggiungersi quelli relativi all'occupazione dell'anno precedente, anche questi calcolati dai tecnici della Città Metropolitana: 40mila euro circa, iva esclusa. E non, quindi, seimila euro, come hanno riportato alcuni genitori e il Collettivo - dietro alla protesta -, parlando nelle scorse settimane con gli organi di stampa, nel tentativo di minimizzare quanto accaduto lo scorso anno scolastico.
 

 

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«Le scuole occupate sono sicuramente diminuite, rispetto agli anni passati commenta la Zotta - Ma siamo di fronte ad un fenomeno che esiste ancora e spesso si traduce in atti vandalici che generano distruzione di materiale didattico, banchi, arredi, sistemi di allarme. Tutte quelle cose che la Città metropolitana offre alle scuole, che già sono in sofferenza: e, ovviamente, dopo bisogna correre per ripristinare il tutto. Il tutto a fronte di una situazione finanziaria critica».
 


Nel documento presentato dalla ditta che ha verificato le condizioni dell'impianto anti-incendio, vengono riscontrati danni alle porte di sicurezza, ma anche ai pulsanti che servono a far scattare l'allarme. Inoltre, si è intervenuto sugli estintori, che erano stati manomessi. «Come possiamo vedere, al Virgilio i danni quest'anno sono scesi - spiega la Zotta - dai 40mila del 2018 a 10/12 mila». La situazione più critica, fa notare la Zotta (che nella sua carriera di docente ha vissuto 13 occupazioni) è stata registrata al Liceo Caetani, in Prati: «Il video realizzato dai nostri tecnici, dopo l'occupazione, ci ha davvero fatto riflettere». Banchi e lavagne danneggiati, libri strappati, maniglie staccate e molto altro: e la situazione è stata contenuta solo grazie all'intervento del preside, che ha richiesto lo sgombero della sua scuola. «L'occupazione è inutile dice la Zotta, citando un appello che le ha inviato uno studente - perché devasta, distrugge e serve a mettere alunni contro professori. E, invece, è importante avere un normale percorso di studi. La contrapposizione alunno-docente è sbagliata, perché l'interazione deve essere a tutto campo». Duro il commento di Mario Rusconi, presidente dell'associazione dei presidi di Roma e del Lazio, da sempre in prima linea contro queste forme di protesta: «Le cifre che sono emerse, sia quelle su quest'anno che quello passato, dimostrano che le occupazioni non solo non cambiano nulla, ma sono solo un momento di disaggregazione culturale, conseguenza di manifestazioni inconcludenti che hanno il colore di una sorta di infantilismo adolescenziale privo di senso. La mia solidarietà ai tecnici della Città metropolitana costretti ad un super-lavoro, magari trascurando le scuole che hanno altre necessità dovute, magari, alle intemperie».

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