Andrea De Priamo e Lavinia Mennuni (Fratelli d’Italia) sono già pronti a fare gli scatoloni. È della stessa intenzione Simonetta Matone (Lega), mentre Paolo Ciani (Demos) - forse unico caso in Italia di politico eletto contemporaneamente in un Comune, alla Regione e al Parlamento - sta ragionando con i suoi di mantenere sia lo scranno dell’Aula Giulio Cesare sia quello di Montecitorio, anche perché la legge glielo consente. Novità in Campidoglio dopo la tornata elettorale: domenica scorsa sono stati eletti tra Camera e Senato quattro consiglieri comunali, che - come detto - nella maggioranza dei casi dovrebbero traslocare.
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NEL CENTRODESTRA
Fratelli d’Italia, infatti, ha visto prevalere alle Politiche due vecchie conoscenze dell’Assemblea capitolina: De Priamo e Mennuni.
Al suo posto entrerà Davide Bordoni, già assessore al Commercio della giunta Alemanno e in passato esponente di primo piano del centrodestra. Ma potrebbe non essere l’unico cambiamento nel Carroccio: il consigliere Fabrizio Santori spera di essere il quinto a essere ripescato per Montecitorio nel listino proporzionale della Circoscrizione Lazio 1. In questo caso al posto tornerebbe in Campidoglio Maurizio Politi, già capogruppo del partito di Salvini nella scorsa consiliatura. Sul fronte della maggioranza, l’unico a essere stato eletto è Paolo Ciani di Demos, vincitore alla Camera in Centro storico contro Maria Spena (Forza Italia) e la ministra Elena Bonetti (Azione-Iv). Visto che la prima dei non eletti della lista vicina al mondo dell’associazionismo è l’assessore al Sociale, Barbara Funari, al suo posto dovrebbe scattare Sandro Petrolati, primario al San Camillo che da sempre si batte contro i tagli alla sanità. Ma come detto Ciani non ha ancora deciso se dimettersi o mantenere il posto in Aula Giulio Cesare e quello a Montecitorio. Invece non sono riusciti a fare il salto dal Campidoglio verso il livello nazionale l’assessore alla Digitalizzazione, Andrea Catarci, i consiglieri Ferdinando Bonessio (Europa Verde) e Flavia De Gregorio (Azione).
Trasferimenti verso il Parlamento anche dalla Pisana: tra i consiglieri regionali sono stati eletti alla Camera il già citato Ciani, Chiara Colosimo (FdI), Michela Di Biase (Pd) e Valentina Grippo (Azione). L’incompatibilità impone le loro dimissioni e in teoria i quattro dovrebbero essere sostituiti, rispettivamente, da Giacomo Moscati, Federico Della Rocca, Gianfranco Zambelli e Andrea Ferro. Questi ultimi due sono entrambi dem, perché la Grippo fu eletta con il Partito democratico. Ma in pratica questo potrebbe non avvenire, perché passerà dalla Regione alla Camera anche il governatore Nicola Zingaretti. E con le sue dimissioni anche il Consiglio regionale sarà sciolto, in attesa delle prossime elezioni.