Gli investigatori hanno iniziato la loro indagine dalla denuncia di una donna maltrattata dall’ex compagno la quale, per far fronte alle pressanti richieste di soldi del suo aguzzino, era andata a lavorare in quel centro massaggi, dopo però aver superato un vero e proprio provino sessuale.
I poliziotti hanno tenuto d’occhio il palazzo per alcuni giorni ed hanno individuato alcuni clienti che, di fatto, hanno confermato quanto detto dalla donna maltrattata. Il blitz è scattato nel primo pomeriggio; all’interno del centro c’erano un cliente e due ragazze, una italiana e l’altra moldava. Contemporaneamente sono state fermate 2 donne, entrambe italiane di 52 e 39 anni, ovvero le fondatrici dell’associazione culturale olistica sotto cui si nascondeva il centro massaggi. Insieme a loro è stato identificato il fidanzato di una delle due; il ragazzo, accortosi della presenza dei poliziotti, attraverso un ingresso secondario, aveva cercato di avvisare le titolari, ma è stato bloccato dai poliziotti. Univoche le dichiarazioni delle ragazze che lavorano nel centro: a fine giornata il 60% dell’incasso doveva essere consegnato ad una delle 2 titolari e tutte le persone coinvolte dovevano usare, anche tra loro, nomi falsi. Le 2 titolari sono stata denunciate all’Autorità Giudiziaria per sfruttamento della prostituzione, mentre il fidanzato dovrà rispondere di favoreggiamento.
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