La vedova di Trovajoli: «Il Ponte della Musica dedicato a mio marito dovrò ripulirlo io»

La vedova di Trovajoli: «Il Ponte della Musica dedicato a mio marito dovrò ripulirlo io»
di Mariapaola Trovajoli
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Domenica 20 Settembre 2020, 07:26 - Ultimo aggiornamento: 16 Febbraio, 04:54

Gentile Direttore, desidero innanzitutto esprimere il mio apprezzamento al Messaggero per l'articolo di ieri che denuncia l'intollerabile situazione di degrado del Ponte della Musica Armando Trovajoli. E desidero manifestare la mia rabbia e la mia indignazione per l'indifferenza degli organi preposti verso questo monumento, che il Comune intitolò nel 2013 alla memoria di mio marito, il maestro Trovajoli, che ha dedicato a Roma molte delle sue musiche più belle, a cominciare da Roma nun fa la stupida stasera da Rugantino e da quelle per i più bei film di Luigi Magni, cantore di Roma.
 

 


Da molti anni segnalo al Comune, sempre inascoltata, il continuo peggioramento delle condizioni ambientali, di igiene e sicurezza. E' una vergogna e anche un grave danno d'immagine per Roma. Gli atti vandalici non hanno risparmiato nemmeno le targhe con il nome del Ponte: finirà che prenderò una scala e cercherò di aggiustarle personalmente. Ma insomma, bisogna fare qualcosa prima che diventi un rischio anche soltanto percorrerlo.

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C'è poi il paradosso degli eventi sporadici ospitati dal ponte durante l'estate: eventi che attirano pubblico occasionalmente ma insieme distraggono dalla necessità di una manutenzione costante, se è vero che la zona resta pulita solo quando si organizzano concerti e spettacoli. Questo è inaccettabile se si vuole far diventare il ponte un luogo di aggregazione e d'incontro per i romani e di visita per il pubblico internazionale, come meriterebbe.
Ma per far vivere il Ponte è necessario anche organizzare manifestazioni stabili e che coprano lunghi periodi. Non posso non pensare alla memorabile giornata in cui venne inaugurato: era il 30 maggio del 2013 e i più prestigiosi artisti italiani, musicisti, attori, donne e uomini dello spettacolo e dalla cultura, si riunirono per ricordare Trovajoli ed eseguire le sue composizioni. E poi: un pubblico enorme, un fiume di gente sul fiume. Io stessa propongo ogni anno di ripetere questo incontro ma non ricevo alcuna risposta. Purtroppo è il sistema di questa amministrazione comunale: non rispondere. Oggi che con strutture adeguate si organizzano spesso concerti all'aperto non solo d'estate, e tanto più in questo momento difficile per le manifestazioni al chiuso, offrire ai romani concerti sotto l'arcata darebbe un contributo importante per ridare al Ponte la sua dignità. Una dignità, oggi, calpestata e vilipesa.

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