«Se è vero che si punta a coinvolgere Obama nel comitato promotore dell'Expo 2030? Corrisponde al vero il fatto che abbiamo incaricato l'ambasciatore Massolo di presiedere il comitato. Stiamo facendo un grande lavoro, saremo a Parigi a metà dicembre e faremo un comitato promotore forte, perché vogliamo vincere la sfida». Così il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, è intervenuto sull'ipotesi di coinvolgere l'ex presidente Usa nel board di nomi eccellenti che proverà a portare l'Esposizione nella Capitale.
Expo 2030, il sogno Obama nel comitato per Roma
L'ipotesi Obama, svelata oggi dal Messaggero, è stata discussa in una riunione riservata in Campidoglio. Un corteggiamento non facile, ma c'è un elemento che potrebbe rendere la strada meno impervia: la principale rivale di Roma è Mosca.
Il 14 dicembre, il sindaco Gualtieri volerà a Parigi con il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, insieme all'ambasciatore Giampiero Massolo, l'ex capo dei servizi segreti del Dis, appena nominato presidente del comitato promotore dell'Expo romana, e un altro ex diplomatico, Giuseppe Scognamiglio, che ha redatto il primo dossier, destinato a diventare il direttore generale del comitato. Il 14 sarà presentato il «concept», l'idea di base del progetto Roma 2030. Entro il 30 aprile 2022 invece andrà depositato il master plan definitivo. Poi, nel 2023, toccherà ai 170 elettori del Bie, a scrutinio segreto, scegliere tra Roma, Mosca, Odessa, Busan e Riad.