Rosetta Stame morta a 81 anni, era la memoria dell'eccidio delle Fosse Ardeatine

Roma, morta Rosetta Stame, memoria dell'eccidio delle Fosse Ardeatine
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 27 Febbraio 2019, 16:40 - Ultimo aggiornamento: 18:54

Quando il padre fu ucciso alle Fosse Ardeatine Rosetta Stame, morta oggi a Roma, aveva solo sei anni. Era piccola ma dei suoi fratelli era la più grande e del resto la storia, quella familiare e quella con la S maiuscola, aveva già deciso per lei l'età adulta. Da quel 24 marzo del 1944, giorno dell'eccidio nazista, la vita di Rosetta non fu solo quella di un'orfana ma fu anche quella di custode di dolore e memoria. Memoria privata e collettiva, militata per anni nell'Anfim, l'associazione dei familiari delle vittime delle Fosse Ardeatine, di cui è stata presidente fin dal 2007.

Per questo ogni anno la sua voce alla cerimonia in ricordo dell'eccidio scandiva ad uno ad uno i nomi delle 335 vittime. Tra loro il padre, il tenore partigiano Ugo Nicola Stame, una vita divisa tra il palcoscenico e l'antifascismo. Arruolatosi nel gruppo clandestino di resistenza Bandiera Rossa, fu arrestato il 24 gennaio del 1944 e subì numerose torture a via Tasso. «L'immagine più chiara che ho di mio padre è il suo volto sempre pieno di cerotti, di lividi. Entrava e usciva dal carcere, più volte era stato portato in via Tasso, era tra i sospettati di collaborare con la resistenza», ricorderà Rosetta in un'intervista. Un'immagine che porterà Rosetta, non solo a coltivare la memoria delle vittime e della pagina più crudele dell'occupazione nazifascista a Roma, ma anche a resistere e a non cedere. Fu teste nel processo contro Erich Priebke e in aula, ricordando le torture subite dal padre, urlò: «Perchè devo ridire ancora queste cose? Sto soffrendo».

Nel 2003, in un assurdo gioco del destino, dovette subire una condanna per diffamazione nei confronti del criminale nazista, risarcito con sei milioni di vecchie lire, perchè in un'intervista in cui parlava delle sevizie subite dal padre a via Tasso queste furono erroneamente attribuite all'ex comandante delle Ss. «Ha difeso per decenni, con coraggio e determinazione, la memoria dei martiri e quella di tutti i caduti per la libertà. Ai suoi familiari e ai membri dell'Anfim esprimo sentimenti di cordoglio e solidarietà, con riconoscenza per l'opera infaticabile da lei svolta», scrive in una nota il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

A ricordarla anche la sindaca Virginia Raggi, «ha dedicato la sua vita e ricordare la tragedia delle Fosse Ardeatine», e il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, «ha sempre lottato con passione e tenacia per raccontare la verità». E a Rosetta Stame è tributato anche l'abbraccio dell'Anpi per l'«indimenticabile passione e costanza con cui, nei tanti anni di Presidenza dell'Anfim, hai mantenuto viva la memoria di tuo padre e di tutte le altre vittime delle Fosse Ardeatine».

© RIPRODUZIONE RISERVATA