Le aquile muoiono in volo. E così è stato per Marco Norberti, 56 anni compiuti da poco, storico tifoso biancoceleste deceduto giovedì sera poco prima della partita di Europa League della sua Lazio contro il Galatasaray. Un infarto lo ha stroncato a pochi passi dall’Olimpico. Stava camminando sul vialone che porta alla tribuna Tevere quando è stato colto da malore. Era da solo. «E’ crollato a terra all’improvviso» racconta chi ha assistito alla scena. Diversi si sono fermati a soccorrerlo. La corsa al policlinico Gemelli però non lo ha salvato, è deceduto poco dopo essere entrato in ospedale.
UN FIUME DI MESSAGGI
Era conosciuto e ben voluto da tutti.
La notizia si è sparsa a partita in corso. Sgomento e lacrime. E, coincidenza del destino, Marco è morto a due anni di distanza dal suo amico Attilio Nardi. Altro storico tifoso biancoceleste deceduto nel 2019 dopo una lunga malattia. In poche ora la sua bacheca facebook è stata riempita di messaggi di cordoglio. «Un gigante d’oro, il suo viso sorridente ci accompagnava in ogni stadio d’Italia. Con il cuore in mille pezzi continuo a domandarmi perché... Amico mio» scrive Danilo Galdino conduttore radiofonico. «Era un Sampdoria-Lazio di qualche anno fa, una serale. Vincemmo 1-0. Pochi secondi prima di quel gol ci incrociammo con gli sguardi e la Lazio segnò. A qualche minuto dalla fine c’era una punizione per noi e Marco mi disse: «Riguardamose, poesse che famo er 2-0... Questo era Marco, un grande LAZIALE» racconta Marco Regano Louisino. «Salutaci Attilio e riabbraccia il tuo amato Aslan» scrive Riccardo. Oltre alla Lazio l’altra sua grande passione erano i dobermann. Era un esperto conoscitore della razza e i suoi due cani avevano fatto incetta di premi nelle varie competizioni a cui avevano partecipato. I funerali si terranno la prossima settimana subito dopo l’autopsia che verrà effettuata nei prossimi giorni. Lascia la compagna Eleonora e il figlio Niccolò di 19 anni.