Riavvolgere il nastro indietro di 14 giorni e testare migliaia di romani atterrati dalla Gran Bretagna. Le Asl sono pronte a chiedere le liste passeggeri dei voli per riuscire a ricostruire la catena degli sbarchi. Ma nonostante lo sforzo massiccio messo in campo per contenere i possibili effetti della variante inglese, rimane una zona grigia, che sfugge anche allo stop ai voli da Londra deciso dal governo. Il rischio è che qualcuno abbia continuato a raggiungere la Capitale anche dopo il blocco delle tratte aeree dirette. O che lo abbia fatto prima, senza però risultare negli elenchi dei viaggi oltremanica. Scali da aeroporti di altri Paesi oppure tratte ferroviarie alternative.
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«Su chi è rientrato con gli scali non abbiamo margini per intervenire, è un tema che abbiamo posto al governo», spiega l’assessore alla Sanità del Lazio, Alessio D’Amato. La Polfer già ieri ha rafforzato i controlli nelle grandi stazioni, anche perché da 24 ore sono vietati gli spostamenti da e verso altre regioni che non siano motivati da urgenze, necessità di lavoro o ragioni di salute. La polizia ferroviaria è stata allertata, così come la Polaria, sulle restrizioni per gli arrivi dal Regno Unito: «La vigilanza è massima - spiega il dirigente della Polfer di Roma, Marco Napoli - ma oggettivamente è difficile tracciare chi arriva da destinazioni diverse dalla Gran Bretagna senza dichiararlo.
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Il tracciamento
Secondo le Uscar, le unità speciali dei tamponi che da agosto macinano test ai gate di Ciampino e Fiumicino, sono circa 3mila gli arrivi a Roma nelle ultime due settimane. L’ordinanza del ministero della Salute obbliga chiunque sia stato nel Regno Unito dal 6 dicembre a comunicare immediatamente l’ingresso in Italia alle Asl. «Ci stiamo organizzando per eseguire il test a tutti», spiega Antonio Miglietta, il direttore del Sisp (Servizio di Igiene e Sanità Pubblica) dell’Asl Roma 2. «Siamo pronti a chiedere alle compagnie le liste con i nomi dei passeggeri». Toccherà poi capire quanti «dopo essere atterrati sono rimasti in città e quanti si sono spostati altrove». In ogni caso, come ha spiegato ieri l’assessore D’Amato, chi è rientrato «dovrà comunicare il suo ingresso al numero verde 800.118.800 e recarsi con la carta d imbarco in uno dei drive-in». Andranno bene anche i test nelle farmacie o nei laboratori (a pagamento). La rete dei drive-in rimarrà operativa anche alla vigilia, mentre a Natale è prevista al momento solo l’apertura del centro nel parcheggio “lunga sosta” di Fiumicino e a Ciampino. «Ma lo schema potrebbe essere rafforzato», spiega il capo delle Uscar, Pier Luigi Bartoletti. Il bollettino sanitario di ieri dice che Roma rimane sotto i 500 casi, mentre complessivamente nel Lazio sono stati tracciati 1.205 nuovi positivi (-8) su 12mila tamponi (-1.344), i decessi sono stati 42 (+21) e in 1.451 sono guariti.