Un violinista rincuora Velletri contro il virus: «Le note lievi ci aiutano a resistere»

Riccardo Morsilli, il violinista di Roma che va a suonare nelle strade di Velletri
di Tiziano Pompili
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Sabato 5 Dicembre 2020, 15:13 - Ultimo aggiornamento: 15:16

«Un pizzico di bellezza e la musica possono aiutarci in un periodo così difficile». Riccardo Morsilli, 53enne maestro di violino, diplomato presso il conservatorio di Genova, da giorni ha deciso di mettere la sua arte a disposizione dei cittadini di Velletri. Da quando è stato imposto l’orario del coprifuoco, almeno una volta a settimana si sposta da Roma (dove vive) ai Castelli Romani per mettersi a suonare, rigorosamente munito di mascherina, nelle strade semivuote della località dei Castelli. Nella città veliterna, 53 mila abitanti, ci sono attualmente circa 500 contagiati, lo 0,94% della popolazione.
«A Velletri - dice - ho vissuto per quasi trent’anni e ho ancora degli interessi lì, così quando capito nella cittadina castellana mi fermo circa un’ora e mezza in strada per provare a regalare ai passanti un po’ di serenità in giornate così complicate. Tra l’altro il violino è uno strumento “dolce”, in grado di toccare le corde più profonde del cuore della gente. La risposta delle persone mi dà una gioia immensa: il poter dialogare con qualcuno o semplicemente ricevere un sorriso o un gesto di apprezzamento per la mia musica è motivo di grande soddisfazione. Parlando con un carabiniere, tra l’altro, ho saputo che se avessi suonato uno strumento a fiato non avrei potuto esibirmi in strada per le disposizioni anti Covid».
Il posto scelto dal violinista (che da tempo ha scelto di fare anche l’artista di strada) è corso della Repubblica, proprio nei pressi della vecchia sede dell’istituto d’arte. «Velletri ha un corso pedonale di un chilometro e mezzo che è davvero meraviglioso ed è un “unicum” ai Castelli Romani, un vero e proprio salottino – dice Morsilli che in passato ha suonato anche all’Infiorata di Genzano - Tra l’altro, l’acustica è perfetta e quando suono non ho bisogno nemmeno di utilizzare amplificatori. E’ davvero un colpo al cuore vedere questi vicoli bellissimi con tante serrande di negozi chiuse: la crisi sta colpendo duramente le piccole attività commerciali, come anche il settore culturale. Ad esempio credo che sia stata profondamente sbagliata la scelta di chiudere i teatri e così molto umilmente cerco di dare il mio contributo per portare un pezzetto di teatro nelle strade».
Il violinista spazia su vari generi musicali: «Il mio primo amore è quello della musica classica che tra l’altro non è molto suonata dagli artisti di strada – continua Morsilli - Ma posso andare da Bach a Despacito (il singolo del cantante portoricano Luis Fonsi, ndr) senza problemi.

Dipende dall’ispirazione del momento. Certo, quando mi capita di suonare “Titanic”, inevitabilmente, penso alla situazione dell’Italia in questo periodo: speriamo di non affondare».

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