Le vittime lavoravano dalle nove del mattino fino a sera e in cambio ricevevano soltanto vitto e alloggio. L'attività investigativa, partita dagli annunci pubblicati online e su un quotidiano, ha portato gli agenti del commissariato
Casilino, diretto da Michele Peloso, a concentrarsi mediante appostamenti sull'appartamento in via Casilina. Il continuo andirivieni di uomini ha confermato i sospetti e li ha indotti a fare irruzione nell'abitazione dove, oltre alla
vittima 36enne, c'era anche la sua sfruttatrice. La Polizia ha sequestrato i telefoni utilizzati per l'attività, 160 euro in contanti e diverse confezioni di preservativi.
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