Roma, campi rom: arriva l'Esercito. Il prefetto: più sicurezza

Roma, campi rom: arriva l'Esercito. Il prefetto: più sicurezza
di Lorenzo De Cicco
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Giovedì 28 Febbraio 2019, 08:32 - Ultimo aggiornamento: 10:37

Arriva l'Esercito. Quaranta soldati monteranno di guardia nelle baraccopoli rom della Capitale. Avamposti dell'illegalità, ricettacolo di merce rubata, come hanno raccontato un'infinità di inchieste, e zone franche da cui si levano le colonne di fumo tossico che rendono l'aria irrespirabile per chi ci vive intorno. Finora a presidiare gli accampamenti erano stati i vigili urbani, tra i malumori di agenti e sindacalisti. Ora ci penseranno le forze armate.
La decisione è stata presa dal Comitato per l'ordine pubblico e la sicurezza, nel vertice che si è tenuto ieri mattina a Palazzo Valentini, d'intesa con il Campidoglio di Virginia Raggi, che dieci giorni fa ha incontrato il generale Andrea Di Stasio, al comando della Brigata Sassari, proprio per parlare dell'operazione.

Per il prefetto di Roma, Paola Basilone, quella dei campi rom è una vera e propria «emergenza». «Non siamo sordi alla sofferenza di chi abita vicino a questi villaggi - spiega il prefetto - erano anni che i cittadini e i comitati di quartiere chiedevano la presenza dei soldati. Fino a oggi non avevamo potuto distogliere le forze armate dagli altri obiettivi. Ora che è aumentato il contingente dei militari per l'operazione Strade sicure, l'Esercito potrà essere schierato anche in questi insediamenti, con una vigilanza dinamica che aumenterà la sicurezza di tutti».
 



LE ZONE
Si partirà da due campi: quello di via Salviati, periferia Est di Roma, 302 abitanti quasi tutti bosniaci, e Castel Romano, l'insediamento «più grande d'Italia», come risulta dal report dell'associazione 21 Luglio, al civico 2501 della Pontina non lontano dall'outlet delle marche griffate, 1.062 residenti.
L'operazione partirà a marzo. Saranno impiegati i «39 militari in più nella Capitale», annunciati ieri dal ministro dell'Interno, Matteo Salvini. Dopo il via libera della Prefettura e la ratifica, ieri, nel Comitato provinciale per la sicurezza, la palla passa alla Questura, che dovrà mettere a punto nei prossimi giorni l'ordinanza con cui stabilire turni e modalità di sorveglianza. Sarà uno dei primi atti del neo-questore Carmine Esposito, che entrerà ufficialmente in carica il primo marzo.

LE CHIUSURE
Con l'arrivo delle camionette dei militari, il Campidoglio potrà dirottare altrove gli uomini della Municipale impiegati fino a oggi all'ingresso degli insediamenti, 24 ore su 24. Qualche vigile resterà di presidio, ma il Comune avrà più margini di manovra. L'amministrazione dovrà poi tentare l'accelerata sul Piano Rom. Entro il 2021 vanno smantellate tre baraccopoli: quella di Castel Romano, che come detto ora sarà sorvegliata dall'Esercito, ma anche la Monachina e la Barbuta. Arrivare allo sgombero non è cosa facile. Raggi non vuole strappi, insegue una «terza via» tra le ruspe salviniane e il «buonismo», dicono in Campidoglio, di certa sinistra. Ergo, prima di sbaraccare roulotte e container, il Comune dovrà offrire un'alternativa ai nomadi sotto sfratto.
 

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