Ardea, mazzette per il cimitero: reato in prescrizione, assolto l'ex sindaco Di Fiori

Ardea, mazzette per il cimitero: reato in prescrizione, assolto l'ex sindaco Di Fiori
di Stefano Cortelletti
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Martedì 2 Febbraio 2021, 10:27

Si è chiuso senza colpevoli il processo “Necropolis”, l’inchiesta che aveva scoperchiato un presunto giro di mazzette per la gestione del cimitero comunale di Ardea: i reati infatti sono andati prescritti e la Corte d’Appello di Roma ha disposto i proscioglimenti per tutti gli imputati. In primo grado nel 2017 erano stati condannati a tre anni e due mesi dell’ex sindaco di Ardea Luca Di Fiori, degli ex assessori Cassio Roccafiorita e Nicola Petricca, e dell’imprenditore Stefano Valeri, accusati di “induzione indebita a dare e promettere utilità”. I fatti risalgono al periodo compreso tra il 2007 e il 2009. Al centro del processo, l’appalto per la gestione delle aree cimiteriali assegnato dal Comune di Ardea alla coop lombarda “Il Girasole” di Giancarlo Frego.

Quest’ultimo ha riferito, prima agli investigatori e dopo ai giudici, di essere stato costretto ad assumere il figlio di Roccafiorita e a pagare mazzette, pranzi e cene, e che quando alla fine si era rifiutato di versare altro denaro era stato fatto fuori dalla successiva gara con cui cercava di ottenere la conferma nella gestione del servizio. Per i giudici, inoltre, alcune fatture sarebbero state gonfiate dall’imprenditore Valeri per poi dividere il denaro con i politici e Frego sarebbe stato costretto ad assegnare sempre a Valeri i lavori da compiere nel cimitero. Dopo la condanna, gli imputati avevano presentato ricorso in appello ribadendo la loro estraneità ai fatti. Ora il proscioglimento. 

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