Sognavano il bonus di Natale. Letteralmente: appisolati negli spogliatoi dell’Ama, subito dopo avere strisciato il badge, non avevano l’aria crucciata per le pile d’immondizia affastellate accanto ai cassonetti. Avrebbero dovuto raccoglierle. Ma pazienza. Dormivano beatamente, aspettando l’extra da 360 euro promesso dal Campidoglio a feste finite. Il risveglio però è stato brusco: la siesta è stata interrotta dai superiori, con tanto di paparazzata a tradimento, a pennichella ancora in corso. Risultato: l’Ama ora li sospenderà, il procedimento è già stato avviato dalla direzione delle Risorse umane. Per ora sono stati accertati due casi di netturbini dormienti, uno a Vigne Nuove, l’altro a Rocca Cencia. Ma i controlli continuano, in tutte le rimesse della Capitale. La municipalizzata dei rifiuti, guidata dall’ex ministro Angelo Piazza e dal dg Maurizio Pucci, ha rafforzato i controlli interni. Per evitare che il premio anti-assenteisti promesso ai dipendenti dal sindaco Gualtieri finisca anche nelle tasche di chi timbra il cartellino, ma poi si imbosca. Come nei due casi appena emersi.
QUESTIONE DI CEFALEA
«Ho chiuso gli occhi giusto un attimo, avevo un po’ di mal di testa», si è giustificato davanti agli ispettori il dipendente della rimessa di Rocca Cencia, accanto al grande impianto Tmb che sminuzza rifiuti a ciclo continuo.
LA VIGILANZA
Anche per questo l’azienda ha chiesto a 390 tra capi zona, capi autorimessa e capi squadra, di tenere gli occhi aperti. Tolleranza zero: i due netturbini assonnati rischiano una sospensione da 3 a 5 giorni, a seconda della durata della siesta. Di sicuro non incasseranno l’incentivo anti-assenteisti: essere al lavoro, ma addormentati, non vale. In Campidoglio hanno fretta di mostrare una città finalmente pulita. Il sindaco chiede alla municipalizzata report continui sul «piano straordinario» approntato per le feste. Gualtieri ha fissato una scadenza, pubblicamente: la Capitale deve tornare a livelli di decoro decenti entro Natale. In alcune zone il colpo d’occhio è migliorato. In altre, dal Torrino alla Nomentana, i bidoni continuano a traboccare e i sacchi si ammassano sui marciapiedi, come prima. Alla deadline ormai manca una settimana. Tocca correre su compattatori e squaletti per raccogliere gli scarti. E chi dorme non prende il bonus.