Violenza sulle donne, Roma scende in piazza. A Montesacro la manifestazione contro gli abusi

L’appuntamento è per questa mattina, a partire dalle 10, in Piazza Sempione

Violenza sulle donne, Roma scende in piazza. A Montesacro la manifestazione per dire no agli abusi, alla discriminazione e marginalizzazione
di Alessia Perreca
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Venerdì 24 Novembre 2023, 07:42

Aveva 22 anni Giulia Cecchettin, scomparsa la sera di sabato 11 novembre e ritrovata senza vita, una settimana dopo, nei pressi del lago di Barcis, in provincia di Pordenone. Ad ucciderla, Filippo Turetta, il suo ex fidanzato. I due si erano conosciuti alla facoltà di Ingegneria dell’università di Padova e la loro relazione si era conclusa lo scorso agosto. Giulia era salita nell’auto dell’ex compagno e non era più tornata casa. Giovane, con tanti progetti e traguardi importanti. Il primo fra tutti: la discussione della sua tesi e la laurea in ingegneria biomedica. Ma i suoi sogni sono stati spezzati dalle coltellate infierite dal suo carnefice. C’è la storia di un’altra Giulia. Giulia Tramontano, 29enne, incinta di sette mese di un bimbo che avrebbe chiamato Thiago, morta lo scorso 27 maggio, uccisa dal compagno e convivente Alessandro Impagnatiello, di un anno più grande di lei. Michelle Maria Causo, 17 anni, è stata trovata morta in un carrello della spesa, a Primavalle, nella periferia nord-ovest di Roma. Ammazzata da un coetaneo e arrestato poco dopo dai poliziotti della Squadra Mobile con  l’accusa di omicidio. E Rossella Nappini, 52 anni, assassinata a coltellate nell’androne del palazzo di via Giuseppe Allievo, al Trionfale, lo scorso 4 settembre. Per l’omicidio della donna è finito in carcere Adil Harrati, di 45 anni, con cui la vittima aveva intrecciato una relazione.

Hanno subìto crudeltà in silenzio e in piena solitudine. E probabilmente avevano paura di raccontare i loro timori e perplessità intime. Storie di donne accomunate da un unico dolore: la violenza perpetrata da chi doveva amarle, rispettarle e proteggerle. Il dramma del femminicidio è racchiuso in questi fatti di cronaca. E in molti altri. Sono infatti 106 le donne uccise dall’inizio del 2023, in Italia.

E proprio in occasione della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza delle donne che si celebrerà domani ( sabato 25 novembre, ndr) il Municipio III ha organizzato un evento per manifestare contro la violenza sui corpi delle donne. L’appuntamento è per stamani, alle, 10, in piazza Sempione dove saranno presenti gli studenti e le studentesse di tutte le scuole del territorio, insieme alle realtà del terzo settore, alle associazioni e alle Forze dell’ordine. La manifestazione si sposterà poi ( nella giornata di domani), dalle 11, al parco delle Magnolie, a Serpentara, e nel pomeriggio ( sempre di sabato 25, ndr) alla Casa dei Diritti e delle Differenze “Carla Verbano”. «Mai come in questi giorni siamo stati tutte e tutti colpiti dall’ennesima violenza perpetrata sul corpo di una giovanissima donna, Giulia Cecchettin. È la ragione per la quale come istituzione municipale lavoriamo tutto l’anno per organizzare incontri e manifestazioni corali per promuovere la prevenzione alla violenza, agli abusi, alla discriminazione e alla marginalizzazione delle donne, delle soggettività lgbtqia», il commento del Presidente del Municipio Paolo Marchionne. «La sede del Municipio - prosegue Marchionne -  sarà illuminata di rosso, per segnalare ancora una volta la necessità di mobilitarci».

«Come lo scorso anno vogliamo ricordare la Giornata Internazionale per l’Eliminazione della violenza contro le donne con le bambine, i bambini, le ragazze, i ragazzi e tutta la comunità educante.

La nostra sarà una piazza rumorosa, rivendicheremo che l'amore è tale se libero e consapevole, e non violento ed umiliante», hanno dichiarato - in una nota congiunta - la Vicepresidente del Municipio III con delega alle Politiche Educative, Paola Ilari, la Presidente della Commissione Scuola, Nastassja Habdank, la Presidente della Commissione Pari Opportunità, Maria Tarallo, la Presidente della Commissione Politiche Sociali, Paola Cavalieri e la Vice Presidente del consiglio e della Commissione Scuola. Francesca Farchi. «Vogliamo sconfiggere - è scritto - gli stereotipi di genere e deostruire la cultura del patriarcato. Da quando ci siamo insediate abbiamo cercato in ogni modo di attivare diverse progettualità con lo scopo di prevenire ogni forma di violenza di genere sensibilizzando all'empatia e al rispetto». «Il triste e non isolato caso di Giulia Cecchettin e la testimonianza di Elena Cecchettin hanno risvegliato le coscienze: in queste ore le studentesse e gli studenti stanno facendo sentire le loro voci nelle scuole, nelle università e nelle piazze. Con grande consapevolezza chiedono educazione sessuale, all’affettività e al consenso. Noi vogliamo essere con loro e urlare a gran voce che l’amore non calpesta, non umilia, non ferisce, il patriarcato sì», hanno concluso.

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