Roma e il Tevere, una storia infinita. Aneddoti e testimonianze storiche nell’evento “Il Tevere, l’esondazioni e il Ponte Rotto”

L’appuntamento per domani, alle 17, presso la sala Consiglio in Piazza Sempione, 15

Roma e il Tevere, una storia infinita. Aneddoti e testimonianze storiche nell’evento “Il Tevere, l’esondazioni e il Ponte Rotto”
di Alessia Perreca
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Venerdì 21 Aprile 2023, 06:57 - Ultimo aggiornamento: 06:59

“Er fiume biondo”. Il Tevere ha da sempre rappresentato la linfa della città eterna. Lo sapevano bene i romani che da sempre ne hanno compreso l’importanza tanto da arrivare a trovare una risoluzione al grande problema delle esondazioni e la necessità di tenere sotto controllo le piene. La progettazione dei muraglioni, avvenuta agli inizi del Novecento, ha contenuto le piene del fiume e ne ha regolarizzato il corso. Per i romani il Tevere era sacro. Come lo erano ( lo sono tutt’ora, ndr) i suoi ponti. 

Per il Natale di Roma, domani - 21 Aprile - alle 17, presso la sala Consiglio, in Piazza Sempione, 15 è stato organizzato l’evento: “Il Tevere, l’esondazioni e il Ponte Rotto”. “L’occasione - ha spiegato Roberto Mendoza, relatore dell’evento - è quella di introdurre il Tevere con i suoi pregi e le sue calamità naturali: le inondazioni. E’ un momento per ricordare i ponti costruiti dai romani, quelli che sono stati trasformati, quelli rimasti e quelli che sono stati abbattuti. Com’era la nostra Capitale prima che venissero costruiti gli argini. La narrazione di aneddoti, storie e testimonianze che riguardano le singole alluvioni avvenute nel corso degli anni.”

“Il Tevere è stato l’anima di Roma fin dalla sua nascita”, ha dichiarato in una nota Marta Marziali, Capogruppo Italia Viva per il Municipio III. “E’ difficile credere che, in assenza di questo prezioso corso d’acqua, la  città eterna avrebbe avuto lo stesso percorso storico.Il Tevere fu per i Romani elemento di vita in tutti i sensi: assicurava l’acqua per la sopravvivenza, era via di comunicazione primaria ed era elemento di difesa.

Anche la morfologia dell’area su cui sorse la città è attribuibile al fiume: i famosi sette colli, dove nacquero i primi insediamenti umani, furono modellati dall’erosione fluviale su antichi altipiani vulcanici.”

“Con questo evento - prosegue Marziali -  vogliamo festeggiare il Natale di Roma nel nostro municipio, insieme ad Aps Montesacro, raccontando la storia delle esondazioni del Tevere ed in particolare di Ponte Rotto.” “Nel nostro territorio c’è fame di cultura e di incontri di valore che ci permettano di riflettere sulle nostre origini e con questo seminario vogliamo dare un contributo festeggiando la nostra Capitale nel giorno del suo “compleanno” ripercorrendo i momenti più salienti della sua grande Storia. Roberto Mendoza è un nostro concittadino che dedica da anni il suo tempo libero a ricostruire, studiare e mettere insieme documenti, episodi e reperti per tracciare questo sottile filo rosso. Grazie alle foto di Roberto Di Donato e la voce dell’attore Fabrizio Barbone speriamo di farvi rivivere con emozione 1000 anni di storia del nostro amato fiume."

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