Cantine impraticabili da 30 anni, il dramma dei residenti delle case comunali alla Serpentara

Ci si aspettava un intervento rapido a tutela della salute pubblica soprattutto per salvaguardare le categorie più fragili. E invece, da allora, nessuno ha fatto nulla e nessuno ha più messo piede in quelle cantine

Cantine impraticabili da 30 anni, il dramma dei residenti delle case comunali Ater alla Serpentara
di Raffaele Lucio Marra
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Sabato 5 Novembre 2022, 17:38 - Ultimo aggiornamento: 17:39

Un affitto per delle cantine impraticabili da 30 anni. E’ di questo che si lamentano i residenti delle case comunali dell’Ater di Serpentara 2, soprattutto del dramma delle loro cantine su largo Cloe Elmo e di pertinenza delle abitazioni di via Ezio Pinza.

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I cittadini stanno vivendo, da più di trent’anni, una situazione assurda e paradossale perché le cantine dei palazzi della zona, infatti, sono state chiuse e dichiarate inagibili dai Vigli del Fuoco.

Il tutto per colpa di alcune infiltrazioni che hanno arrugginito e fatto crollare la scala di ferro che permetteva l’accesso al sottoscala e quindi alle cantine. Ci si aspettava un intervento rapido a tutela della salute pubblica soprattutto per salvaguardare le categorie più fragili. E invece, da allora, nessuno ha fatto nulla e nessuno ha più messo piede in quelle cantine. Intanto le perdite e le infiltrazioni continuano, anzi, sono peggiorate.

Le richieste dei cittadini

I cittadini chiedono il rifacimento della scala e l’intervento per impermeabilizzare e risolvere il problema delle infiltrazioni, un problema che a spanne richiederebbe solo volontà e non 30 anni di attesa. Anche da fuori, nonostante le porte delle cantine siano chiuse, si sente, chiaramente, uno scroscio continuo, che cade giù nel seminterrato. Il problema non è solo l’inagibilità delle cantine allagate e del costo comunque addebitato per tutti questi anni ai residenti, ma della pericolosità che le infiltrazioni abbiano potuto provocare alla fondamenta del palazzo che potrebbe essere a rischio crollo.

I rischi

Dopo più di trent’anni d’incuria, quelle cantine potrebbero inghiottire il palazzo da un momento all’altro. L’unica cosa certa è che in quel sottoscala vivono topi, rospi e zanzare, che ogni tanto che a gruppi, escono fuori da qualche fessura e che ormai i commercianti che hanno l’attività al piano della strada per difendersi devono sostenere le spese di disinfestazione. «Ormai l’Ente non si vede da anni - dice la barista Laura che ha l’esercizio commerciale nella stessa strada a pochi metri dalle cantine - oltre a non riparare nulla e a non disinfestare non ci si preoccupa neanche di stornare il rateo dei residenti sull’affitto delle cantine che in tutti questi anni è arrivata e arriva sotto la voce “oneri accessori”, oltre il danno la beffa, oltre a tenere pulita e in ordine la piazzetta e i giardini vediamo i topi passeggiare e spesso devo tenere le porte chiuse per paura, l’Ater dovrebbe pagarci perché mandiamo avanti la struttura».

 

L'intervento del consigliere

Un situazione paradossale di cui si è occupato il consigliere del Gruppo Misto del III Municipio Fabrizio Bevilacqua: «Nel quadrante di Serpentara 2 in Via Ezio Pinza le cantine ormai diventate famose frutto anche di una interrogazione alla Regione Lazio del consigliere Fabrizio Ghera di Fdi per capire perché l’Ater da 30 anni non interviene, cantine chiuse all’accesso per i residenti che vorrebbero solo capire se sono accessibili o meno, per non parlare di una delle Torri della Seperntara 2 in via Cesare Badiali con analogo problema, la fondamenta del palazzo hanno un trasudo a livello stradale allagano da tempo i vani ascensori e anche qui incombe il pericolo crollo con le fondamenta intrise da anni cosa sia aspetta il crollo delle palazzine e la tragedia con i morti?».

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