Roma, pedaggio per il Tridente e piste ciclabili
in periferia: ecco il piano della nuova mobilità

Roma, pedaggio per il Tridente e piste ciclabili in periferia: ecco il piano della nuova mobilità
di Camilla Mozzetti
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Venerdì 13 Dicembre 2013, 07:57 - Ultimo aggiornamento: 14 Dicembre, 11:44
​L'obiettivo che si vuole raggiungere trasformare Roma in una citt eco-friendly, migliorarla dal punto di vista dei trasporti, ridurre l'inquinamento ambientale e imprimere nella mente dei romani la convinzione che spostarsi in citt solo con i mezzi pubblici, le biciclette, i veicoli elettrici possibile. E questo anche introducendo un pedaggio per chi entra in centro. Fermo restando i buoni intenti, resta, però, ancora da capire come farà l'amministrazione capitolina, dal punto di vista economico, a dar seguito a tutto questo entro l'estate del prossimo anno. Rivoluzionare la mobilità ordinaria di Roma, le abitudini dei cittadini costretti per necessità - e non per volontà -, a intasare, ogni giorno, le vie e le strade della città con le proprie auto. Il nuovo piano del traffico urbano studiato dall'assessore alla Mobilità Guido Impronta, in sinergia con l'assessore all'Ambiente Estella Marino, segue l'esempio dato dalle grandi capitali europee in fatto di trasporto urbano sostenibile. E dopo il nuovo regolamento per i bus turistici, che il consiglio comunale dove ancora mettere ai voti e che prevede dei costi più contenuti per i veicoli meno inquinamenti, ora si passa al traffico privato. Ma Roma non è Copenaghen. Ogni giorno in città transitano all'incirca 500mila veicoli tra quelli dei residenti e di chi arriva in città con il proprio mezzo. A questi, poi, si aggiungono circa 700mila scooter. L'ultimo piano importante del traffico risale al 1999. Da allora ce n'è stato un altro, di piano regolatore, datato 2005. Quest'ultimo creò nuove centralità, decongestionando in parte la viabilità nel centro, con un aumento degli insediamenti al di là del Grande raccordo anulare e un incremento di popolazione residente fuori dal Gra del 22%.



LE NOVITÀ

Ora si vuole andare ancora oltre, con il potenziamento sostenibile del trasporto pubblico locale, incrementando la flotta dei bus elettrici - 60 quelli che viaggiano oggi su Roma, allo studio un loro raddoppio -, parcheggi più cari per le auto private e introducendo un pedaggio oneroso per chi varcherà il centro con la propria auto seguendo, in questo, il modello di Milano. Ma la vera scommessa che Improta intende vincere, è quella di potenziare, incrementare e promuovere i servizi di mobilità sostenibile. Largo dunque all'ampliamento del car sharing e bike sharing non solo nel centro città ma in tutti i municipi di Roma, comprese le periferie. Per far questo saranno aumentate anche le piste ciclabili, nonostante ci sia ancora molto da fare, in termini di messa a norma, su quelle esistenti, come la pista ciclabile che da Ponte Milvio arriva fino a Castel Giubileo. Agevolazioni, poi, per un totale di due milioni e 800mila euro per i veicoli destinati al trasporto merci euro 3 e per le auto elettriche. Per queste ultime il piano di Improta prevede l'installazione in tutta la città di 220 colonnine di rifornimento - 88 quelle attive oggi - che saranno messe in funzione addirittura nelle prossime settimane, comprese quelle ai piedi del Campidoglio, grazie a un tavolo di lavoro congiunto tra Enel e Acea