Ztl Fascia Verde Roma, Euro 4 diesel ed Euro 3 ancora un anno in Centro: slittano i nuovi varchi

Rinviata di alcuni mesi l’accensione di 51 ingressi nella zona a traffico limitato

Ztl Fascia Verde Roma, Euro 4 diesel ed Euro 3 ancora un anno in Centro: slittano i nuovi varchi
di Francesco Pacifico
4 Minuti di Lettura
Venerdì 20 Ottobre 2023, 22:59 - Ultimo aggiornamento: 28 Ottobre, 12:36

Il Comune rinvia a data da destinarsi (forse in primavera) l’accensione dei varchi elettronici e delle telecamere della futura Ztl fascia verde.

Necessari per bloccare l’accesso di auto più obsolete e multare i trasgressori. Entro la fine del mese, la Regione darà il via libera alla proroga per un anno alla circolazione dei diesel euro4.

Milano, centro chiuderà al traffico privato. A Roma la Ztl rischia di non partire. Come si muovono le città

La Ztl Fascia Verde della Capitale

Poche settimane dopo scenderà in campo il governo con un decreto legge ad hoc: garantirà 25 milioni di euro per rottamare vecchie auto e caldaie e, soprattutto, modificherà l’attuale normativa sulla qualità dell’aria. In pratica permetterà alla Capitale di non concentrare le restrizioni ambientali soltanto sugli automobilisti. Asse tra il Campidoglio, la Pisana e Palazzo Chigi per smantellare la futura Ztl Fascia verde. In teoria dal prossimo 15 novembre, e stando al provvedimento della giunta Gualtieri approvato lo scorso anno, mezzo milione di auto più inquinanti (euro 0-2 benzina ed euro0-4 diesel) non potranno transitare in un’area di oltre 200 chilometri quadrati della Capitale.

Qui, per loro, sarebbe vietata persino la sosta. Invece, ora dopo ora, il rigido schema perde pezzi. E grazie all’intervento del governo, non si escludono altre deroghe. 


Ieri il sindaco Roberto Gualtieri ha comunicato la decisione di rinviare («di qualche mese») l’attivazione dei varchi elettronici e delle telecamere. Per la cronaca, finora, è stata installata la metà dei dispositivi per controllare gli accessi. Il Campidoglio ha motivato la scelta con le difficoltà di montare in tempi stretti sulle auto più vecchie il move-in, la scatola nera che calcola i chilometri in deroga che potranno percorrere gli euro0-2 benzina e i diesel euro 0-3 nelle zone interdette. «L’attivazione dei varchi - ha spiegato il primo cittadino - deve attendere che il move in diventi operativo, quindi servirà qualche mese per i varchi».


A breve il Campidoglio emanerà un’ordinanza che congela fino all’attivazione delle scatole nere le regole della circolazione previste dal 15 novembre. Sempre il sindaco ieri ha annunciato che con la Regione è stato «trovato un punto di equilibrio adeguato sulla Ztl Fascia verde: gli euro 4 diesel e le auto a benzina euro 3 potranno continuare a circolare per un anno fino a novembre 2024». Via libera anche ai Gpl. Nel 2024 restrizioni solo per i mezzi euro0-2 a benzina ed euro0-3 a diesel. In realtà, per le deroghe annunciate da Gualtieri manca ancora un passaggio: la Regione - che ha competenza su qualità dell’aria ed emissioni inquinanti - non ha ancora autorizzato questi cambiamenti. Ma dovrebbe farlo entro la fine del mese con un’apposita delibera. A quel punto il Campidoglio potrà approvare a sua volta una nuova delibera con le modifiche definitive alla Ztl.


IN CAMPO PALAZZO CHIGI
In questa vicenda sono attese ulteriori puntate. Venerdì prossimo è in programma un consiglio straordinario in Assemblea Giulio Cesare sulla Ztl e il centrodestra - primo firmatario sarà il capogruppo di FdI, Giovanni Quarzo - presenterà una mozione, con la quale chiederà al Comune di evitare restrizioni per le auto storiche, di monitorare in maniera più puntuale le emissioni dei veicoli e quelle dei bus, di attivare una serie di misure compensative sulla qualità dell’aria (ritardare l’apertura dei termosifoni e anticipare la loro chiusura, rafforzare lo spazzamento stradale, aumentare il numero di alberi da piantare). Molto probabilmente - e visto l’asse trasversale che sulla Ztl si è creato in aula Giulio Cesare come in Parlamento - la mozione sarà votata anche dal centrosinistra capitolino.

Anche perché l’atto anticipa alcune misure che il governo vuole introdurre con un decreto ad hoc atteso a novembre: in primo luogo il provvedimento permetterà alla Regione Lazio di rimodulare il piano sulla qualità dell’aria votato dalla giunta Zingaretti, calcolando nei target delle emissioni anche l’apporto dei riscaldamenti. In questo modo, Roma Capitale potrà rimodulare le restrizioni alla circolazione delle auto. Sempre l’esecutivo è pronto a impegnare 25 milioni, contro i 4 stanziati in passato, per l’acquisto di auto e caldaie meno inquinanti. Al riguardo Francesco Filini, deputato di Fratelli d’Italia che si sta occupando del dossier, oltre a confermato che «il governo interverrà insieme alla Regione Lazio», ha sottolineato che il Campidoglio «avrà i mezzi» per «non limitare la circolazione a chi non può permettersi un’auto di ultima generazione». 
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA