L’inverno è stato troppo mite. E l’invasione in massa delle zanzare in città potrebbe arrivare molto prima del previsto. Almeno di due mesi. Per questo i biologi del Campidoglio stanno monitorando il fenomeno e hanno suggerito, con una missiva, di avviare già a marzo le disinfestazioni.
Due mesi prima del cronoprogramma a cui di solito si assisteva negli anni passati. Cambia il clima e al Comune di Roma non vogliono stare fermi. Anzi. Esperti e amministratori sono concordi: bisogna agire presto.
L’ATTENZIONE
Gli occhi sono tutti puntati sulle zone più a rischio (le caditoie e le aree umide, per esempio), ma anche nei quartieri dove lo scorso anno ci sono stati alcuni casi di Dengue (come il XIV).
I condomini, infatti, sono tra i luoghi dove le zanzare possono proliferare proprio per colpa degli stessi cittadini. Basta un sottovaso lasciato con l’acqua stagnante per dar modo alle zanzare di avere il luogo più adatto per deporre le uova. E il clima non troppo freddo, quest’anno, ha fatto il resto: gli insetti hanno trovato a Roma la casa più adatta per vivere. «L’amministrazione, recependo le prescrizioni delle autorità sanitarie, vuole tempestivamente mettere in campo tutte le azioni necessarie alla tutela della salute pubblica per contrastare l’anomala prolungata presenza delle zanzare, vettori di agenti patogeni anche pericolosi come la Dengue. L’anomala presenza delle zanzare e il potenziale maggiore rischio sanitario, ripropone l’urgenza di affrontare il cambiamento climatico e riafferma l’importanza del piano di adattamento che Roma ha adottato di recente», conclude la delegata della giunta Gualtieri.