Li chiamano "barboncini toy" definizione orripilante per un animale che non deve mai essere considerato un oggetto da gioco. E' una razza selezionata per avere un aspetto accattivante simil peluche, con richieste di acquisto in forte aumento negli ultimi anni. Cosa che nel 2019 voleva fare anche una signora lombarda, tramite una proposta di vendita on line che si è rivelata una truffa organizzata ad Anzio.
Assicurazioni auto, la truffa corre sul web: decine di denunce
Dopo aver pagato con postpay la metà della cifra pattuita e il successivo saldo, lei non ha visto arrivare il desiderato barboncino.
La signora lombarda ha pagato i 480 euro prima con un acconto della metà tramite postepay e poi con un vaglia postale a saldo, certa di poter avere il cucciolo di barboncino allevato in un'azienda di Anzio. E questa è l'altra faccia della truffa: spesso i finti venditori rubano le foto degli animali da siti di allevamenti autorizzati. A chi risponde alla proposta on line viene inviato un numero di telefono cellulare - che alle indagini risulta difficilmente tracciabile - per trattative via whatsapp.
La signora lombarda ha fornito utenze telefoniche, contatti e documenti di pagamento e i carabinieri risalendo la trafila sono riusciti ad individuare le carte di identità usate per attivare postepay e cellulare, intestate a due donne residenti ad Anzio. A settembre dovranno presentarsi in tribunale per rispondere nell'ennesimo caso di accusa di "truffa del barboncino".