Nelle sigarette elettroniche nascondeva 20 dosi di crack e coca: 19enne patteggia la pena

Alla fine il trucco per nascondere la droga è stato scoperto ed è stato arrestato

Nelle sigarette elettroniche nascondeva 20 dosi di crack e coca: 19enne patteggia la pena
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Domenica 29 Ottobre 2023, 08:18 - Ultimo aggiornamento: 09:00

Era appostato da diversi giorni a fianco della fontanella di via Manfredonia, nel quartiere Centocelle di Roma. Non sapeva che i carabinieri lo tenevano sotto osservazione da tempo anche se le precedenti perquisizioni avevano sempre dato esito negativo. Eppure l'ingente quantità di denaro, una volta 600 euro e un'altra 800 euro, trovati addosso al ragazzo, un egiziano di 19 anni, avevano insospettito i militari. Alla fine il trucco per nascondere la droga è stato scoperto ed è stato arrestato. «Stringeva in mano due sigarette elettroniche e alla vista dei carabinieri ha provveduto a sbarazzarsene velocemente per poi dileguarsi entrando in un bar nelle vicinanze», ha dichiarato in aula il militare che ha effettuato l'arresto e ha testimoniato nel processo per direttissima. «Quando ci siamo avvicinati alla fontana abbiamo notato subito qualcosa a terra e quindi siamo entrati nel bar per fermare il ragazzo che stava per scappare». Venti dosi in totale tra crack e cocaina nascoste in piccoli involucri all'interno delle due sigarette elettroniche. Una tecnica di conservazione degli stupefacenti che si sta diffondendo sempre di più. All'esterno sembra una normalissima sigaretta ma all'interno, svuotata di tutti i componenti, viene riempita di bustine pressate tra loro.

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LA DIFESA

«Non era roba mia», ha sostenuto l'imputato in aula. Oltre alla droga, al giovane egiziano, è stata trovata anche una somma di denaro in contanti piuttosto elevata, 665 euro. «I soldi mi servono - ha detto - li devo spedire in Egitto per aiutare la mia famiglia. Vivo a Roma con mio padre che lavora in un ristorante. Io ogni tanto riesco a dargli una mano e a guadagnare qualcosa due o tre sere alla settimana», ha risposto il diciannovenne al giudice. E ha aggiunto: «Guadagno circa 40 euro quando lavoro, anche mio padre. Invece mio fratello adesso è in ospedale».
A suo carico anche una precedente denuncia per furto risalente al 3 novembre 2022 in zona Eur. «Ero un ragazzino all'epoca e ho sbagliato, ma sono un bravo ragazzo, la droga non era mia», ha concluso l'imputato nel corso della deposizione. Il giudice ha convalidato l'arresto e accolto la richiesta di patteggiamento avanzata dall'avvocato della difesa. Alla fine la pena è di un anno di reclusione, oltre al pagamento di mille e 800 euro. Ma data anche la giovane età del ragazzo e le difficoltà in cui si trova il giudice, il giudice gli ha concesso la sospensione e gli ha spiegato ampiamente che il reato sarà considerato estinto in cinque anni, purché non commetta altri errori.
Giulio Pinco Caracciolo
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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