Scuola, palestre inagibili: a Roma lavori alle società sportive in cambio di allenamenti

Bando della Città metropolitana per centinaia di istituti di tutta la provincia

Scuole, palestre inagibili: a Roma lavori alle società sportive in cambio di allenamenti
di Giampiero Valenza
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Venerdì 7 Aprile 2023, 07:16

I riflettori sono accesi sull'Istituto superiore Colomba Antonetti del Portuense e sul Liceo Artistico Caravaggio. Hanno le palestre da risistemare. Così la Città metropolitana ha deciso di aprirle alle associazioni sportive. In pratica: loro le mettono in sicurezza, le sistemano e poi le aprono. La mattina restano a disposizione degli studenti, il pomeriggio sono a servizio del quartiere e diventano a pieno titolo delle palestre. Sono già 300 tra Roma e Provincia quelle che sono rientrate nel programma di restyling che ha coinvolto 256 associazioni per un totale di 700 concessioni già operative. E la Città metropolitana proprio in questi giorni ha deciso di pigiare il piede sull'acceleratore delle concessioni, prorogando l'avviso pubblico per le realtà sportive del territorio che scadrà il prossimo 15 giugno.

«Abbiamo impegnato per 174 progetti 130 milioni di euro del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Li abbiamo investiti per le emergenze più gravi per la messa in sicurezza delle scuole di Roma e provincia spiega Daniele Parrucci, consigliere delegato del sindaco della Città metropolitana per l'edilizia scolastica, gli impianti sportivi e le politiche della formazione - Per quanto riguarda, invece, la miglior fruizione dell'offerta sportiva delle scuole e del territorio, abbiamo scelto di far partire un bando per il partenariato pubblico-privato per consentire non solo la ristrutturazione delle palestre ma anche tutto un percorso di apertura dell'istituto scolastico ai quartieri. Vale per la periferia ma anche per il centro storico, dove ci sono scuole che non hanno spazi per fare attività sportiva, dove l'ora di educazione fisica viene fatta nelle aule e dove è possibile prendere in considerazione la eventualità di avere spazi sportivi esterni. Siamo stati costretti a prorogarne i termini perché ha avuto molte richieste e diverse associazioni ci hanno chiesto più tempo per presentare altri progetti compiuti».
Le situazioni più critiche, quelle ancora non affidate perché si tratta di strutture non agibili o "di fortuna", sono una cinquantina.

Su queste non si sono spenti i riflettori e i tempi più lunghi della gara serviranno proprio per sciogliere questi nodi più spinosi. Di fatto oggi ci sono scuole dove i ragazzi per fare educazione fisica sono costretti a correre e saltare in garage o in aula. «Ci sono scuole che non hanno palestre idonee, ma sono ricavate in luoghi di fortuna, come l'Archimede di Prati Fiscali, con una scuola che cinquant'anni fa era un condominio e che ha una palestra ricavata nel garage - prosegue - E poi il Virgilio e il Caetani, dove si fa sport nei seminterrati».

IL COMUNE
Con il sindaco di Roma Roberto Gualtieri (che è anche sindaco della Città metropolitana) è stato chiesto al ministero per la Coesione territoriale e il Pnrr di «avere ulteriori dotazioni nel Piano per 300 milioni», sia per completare la messa in sicurezza grave delle scuole sia per intervenire sul suo patrimonio sportivo. Anche Roma Capitale si sta muovendo nella stessa direzione: nell'ambito della "Città dei 15 minuti" il Campidoglio ha invece deciso di aprire 114 istituti scolastici (primarie e secondarie di I grado), per fare un'attività analoga che coinvolga lo sport e la città.

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