Roma e provincia, controlli dei Carabinieri del Nas ai centri e studi medici sportivi

Roma e provincia il Nas eleva molte sanzioni durante controlli a centri e studi medici di attività sportive.

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Sabato 7 Ottobre 2023, 15:12

Anche a Roma e provincia ed ai Castelli Romani, sono state rilevate e scoperte numerose irregolarità in merito ad attività mediche in ambito sportivo, chiuso uno studio medico.  I militari dei 12 NAS dell’Italia centrale – nel corso di un servizio coordinato disposto nella seconda metà di settembre dal Gruppo Carabinieri per la Tutela della Salute di Roma – hanno effettuato mirati controlli presso centri e associazioni sportive, palestre, piscine e ambulatori al fine di garantire il rispetto della normativa vigente in merito al rilascio di certificati medici per lo svolgimento di attività sportiva. Nel corso delle numerose ispezioni, finalizzate alla tutela della salute e della sicurezza degli atleti e degli sportivi in generale, è stato verificato il possesso e la regolarità dei certificati di idoneità degli iscritti e frequentatori degli impianti sportivi, accertando: - l’adeguatezza generale delle strutture e l’eventuale presenza di locali adibiti a studio medico in assenza delle previste comunicazioni alle Autorità competenti; - la presenza, regolare manutenzione e revisione del “DAE” (Defibrillatore Automatico Esterno); - l’adozione di misure protettive e preventive connesse ai rischi per la presenza del batterio della “legionella”. Le ispezioni hanno interessato complessivamente 413 centri sportivi, accertando violazioni presso 118 di essi (pari al 28 % degli obiettivi ispezionati), 7 dei quali sono risultati oggetto di provvedimento di immediata sospensione delle attività, emessi dalle competenti Autorità Sanitarie e Amministrative a causa delle gravi irregolarità riscontrate, quali: l’assenza del defibrillatore salvavita obbligatorio nello svolgimento di attività sportiva; l’aver attivato all’interno di palestre ambulatori in assenza delle previste autorizzazioni; il rilascio di certificazione medica per l’idoneità all’attività sportiva non agonistica, da parte di medici per attività sportive non autorizzati. In altri 7 casi i militari operanti, per le non conformità rilevate, hanno avanzato analoga richiesta di sospensione, tuttora in corso di valutazione. Complessivamente 81 le persone segnalate alle Autorità Amministrative, 9 quelle deferite in stato di libertà alle competenti Autorità Giudiziarie e 118 le violazioni contestate, tra penali e amministrative, per un ammontare di 176.000 euro. Proseguiranno le verifiche dei Carabinieri dei NAS al fine di tutelare la sicurezza e l'integrità degli atleti e degli sportivi in generale, e contrastare condotte illecite in materia di certificazione medica sportiva e negligenze nell'uso dei defibrillatori salvavita. In particolare, si segnala gli intervento nel Lazio : NAS Latina
Complessivamente 56 le associazioni sportive dilettantistiche controllate dai militari del NAS pontino, 16 le violazioni accertate, di cui 1 palestra oggetto di provvedimento di chiusura per mancanza del titolo autorizzativo, e un’altra di provvedimento di sospensione per l’assenza del defibrillatore nello svolgimento di attività sportiva e irregolarità nella certificazione medica di alcuni iscritti. Altri 8 centri sportivi sono stati proposti per la chiusura dovuta alla mancanza / omessa manutenzione del defibrillatore. 21 in tutto le violazioni amministrative contestate, per un ammontare di 19.000 €, principalmente riconducibili al mancato possesso, da parte dei responsabili legali degli impianti sportivi, dei certificati medici dei propri iscritti e per aver attivato studi medici privi di autorizzazione.
Nel frusinate gli operanti hanno contestato sanzioni amministrative per 12.000 euro per un altro caso di attivazione, all’interno di una palestra, di uno studio medico ove venivano erogate prestazioni sanitarie, in assenza delle previste comunicazioni alle Autorità Sanitarie e Amministrative competenti.

NAS Roma :  In provincia di Roma sono stati ispezionati 21 obiettivi tra palestre e centri sportivi, e segnalati alle competenti Autorità Amministrative e Sanitarie i responsabili legali di: 1 studio medico, per aver avviato attività ambulatoriale in assenza delle previste comunicazioni a seguito di cui il Dipartimento Politiche Sociali e Salute del Comune di Roma Capitale ne disponeva l’immediata sospensione; nel contesto dai militari è stata comminata una sanzione amministrativa per 12.000 euro ; Ancora 1 studio medico, per aver avviato all’interno di una palestra attività ambulatoriale finalizzata al rilascio di certificazioni di idoneità allo svolgimento della pratica sportiva senza le prescritte autorizzazioni. Sulla scorta di quanto rilevato, gli operanti hanno avanzato richiesta di sospensione all’Autorità Amministrativa e comminato una sanzione amministrativa per 12.000 euro. 1 studio medico ai Castelli Romani, per aver avviato attività ambulatoriale in assenza delle previste comunicazioni a seguito di cui l’Autorità Comunale ne disponeva l’immediata sospensione; anche in tal caso veniva contestata una sanzione amministrativa per 12.000 euro ; 1 palestra, per aver attivato all’interno della struttura uno studio dotato di apparecchiature medico-estetiche, in assenza delle previste comunicazioni e senza prevedere la presenza di personale qualificato. Pertanto, l’Autorità Amministrativa ne disponeva l’immediata sospensione; comminata dal NAS una sanzione amministrativa per oltre 12.000 euro 1 ambulatorio medico polispecialistico nel quartiere Parioli, attivato in assenza delle previste comunicazioni, in relazione a cui i militari operanti hanno avanzato all’Autorità Sanitaria richiesta di sospensione;  3 centri sportivi in provincia di Roma, attivati 1 in assenza dei requisiti strutturali minimi, un altro con presenza di gravi inadeguatezze strutturali e il terzo per aver omesso di sottoporre al controllo periodico i dispositivi antincendio. Contestate complessivamente sanzioni amministrative per un totale di 13.000 euro. Nei territori delle province di Viterbo e di Rieti sono state complessivamente 30 le attività sportive ispezionate e in 3 casi accertate irregolarità per aver omesso di conservare i certificati medici di idoneità allo svolgimento di attività sportiva dei rispettivi tesserati. Contestualmente venivano comminate sanzioni amministrative per un importo di oltre 1.500 euro. 

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