Caldo infernale, corse bus ridotte, taxi introvabili e treni cancellati all'improvviso. La beffa - e i disagi - aumentano a dismisura per malati e familiari dei pazienti che in questi giorni debbono utilizzare il trasporto pubblico per raggiungere importanti ospedali capitolini come il Policlinico Gemelli e il San Filippo Neri, entrambi serviti (si fa per dire...) dalla linea ferroviaria Fl3. «I treni vengono cancellati senza alcun preavviso e a ripetizione - sbotta un medico del policlinico - Il disservizio viene preannunciato a ridosso dell'orario da un messaggio laconico e alquanto discutibile: "Treno cancellato per ritardo nell'allestimento". Possibile che succeda continuamente?». Risultato: attese infinite sotto il sole cocente, disagi che spesso vanno ad aggiungersi allo stress e ai problemi che gettano nel baratro quando in casa c'è una persona malata o si è preoccupati e in ansia per esami e controlli da fare per se stessi. E tra domani e mercoledì la colonnina di mercurio supererà i 40 gradi. «Purtroppo - continua il medico - tra i tanti utenti della linea ci sono soprattutto anziani e donne, molti dei quali hanno a che fare, direttamente o indirettamente, anche con patologie tumorali. Trattarli in questo modo non solo non è dignitoso, ma non è umano».
Caldo, Roma nella morsa dell’afa: climatizzatori rotti sui bus e ospedali presi d’assalto
LA NOTA ALLA REGIONE
Stessa rabbia espressa dai comitati dei pendolari.
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MANCATO RADDOPPIO
Non basta. Il Comitato Pendolari Fl3 Roma-Bracciano-Viterbo lamenta denuncia, per voce del presidente Fabio Giuliani, che «si moltiplicano anche i ritardi dai 5 ai 10 minuti minimo». Inoltre, nelle ultime settimane sarebbero "spariti" capotreni e controllori. «Tra l'altro - continua Giuliani - non è stato risolto nemmeno il problema delle stazioni non presidiate. Ad Anguillara le macchinette obliteratrici sono spesso rotte. A Valle Aurelia da giorni non funziona l'ascensore che conduce al secondo piano in direzione Bracciano». Il Comitato chiede inoltre di sapere i tempi di realizzazione dell'opera definita strategica, tanto che è stato nominato un commissario ad hoc, del raddoppio della linea tra Cesano e Vigna di Valle. «Non ci è arrivata ancora alcuna informazione sull'avvio del progetto slittato al 2024 considerato che, a quanto si apprende, la Soprintendenza competente ha emesso parere negativo sulla localizzazione della stazione».alessia.marani@ilmessaggero.it